Tommaso Rinaldi lascia Modena per Osaka: nuova sfida in Giappone
Tommaso Rinaldi si trasferisce in Giappone per una nuova avventura pallavolistica, lasciando Modena e la Nazionale.

Tommaso Rinaldi è pronto a cominciare la sua nuova vita in Giappone
Il volo verso Osaka, dove i colori sociali saranno ancora il giallo e il blu, sarà a fine estate, per un addio che è nei fatti un arrivederci. Tommaso Rinaldi, prima di salutare Modena, si è raccontato ai microfoni di Barba e Capelli, su Trc, parlando del suo prossimo club, dell’ultima stagione, di Nazionale. Un Rinaldi sereno, alla vigilia di un viaggio che potrebbe essere decisivo per la sua carriera.
Contatto con il Giappone. "Il mio futuro allenatore giapponese mi ha scritto su Instagram quest’inverno, ma ho visto settimane dopo il suo messaggio in cui mi chiedeva il numero del mio procuratore, Luca Novi. Gliel’ho dato ed è arrivata un’offerta di un anno che io ho inizialmente rifiutato. Dopo qualche tempo però è arrivato un rilancio di due anni con un bell’ingaggio economico. Ho chiamato mamma e papà, ho sentito il loro appoggio e ho preso coraggio dicendomi che se non avessi accettato adesso sarebbe stato un passo che non avrei più fatto. Mi hanno fatto sentire importante".
La nuova vita. "Sarà una bella sfida perché i giapponesi tecnicamente sono fortissimi e gli stranieri che chiamano, da Sliwka a Anderson o Urnaut, sono tutti di alto livello. Sarà anche una sfida di vita, avrò un autista personale e non è previsto per ora che io frequenti una scuola di giapponese".
Modena. "La scelta è stata comunque presa con la società, avevo altri due anni di contratto. Non sto scappando da Modena, se possibile vorrei essere sempre legato a questa società. Questa stagione? Difficile viverla, ho sofferto moltissimo soprattutto lo stare fuori e non poter aiutare i miei compagni, soprattutto pensando a un palazzetto che ti porta molto in alto ma può anche spingerti in basso. Per me però ho sempre percepito un grande amore, anche perché ho imparato da Ngapeth e Bruno come accenderlo, il PalaPanini". La spalla. "Ho iniziato presto ad avere problemi, ma non è mai stata una cosa grave, da operazione. Ho provato allora a continuare, non tiro mai i remi in barca: ma non ho mai trovato un equilibrio, sono andato avanti con molto dolore fino ai play off, poi ho dovuto fermarmi".
Nazionale. "Anche per salvaguardare la spalla, con la Nazionale abbiamo deciso che era meglio che in questa estate io mi curassi. Lotterò per tornare dall’estate 2026, mi sento un po’ perso a non fare niente in estate perché dall’under 16 sono sempre stato con le selezioni azzurre".
La diaspora. "Certo, fa specie vedere che nello stesso anno andrò via io e andrà via Gollini, siamo cresciuti insieme, e potrebbe andare Sanguinetti, la cui posizione se ho capito bene non è ancora definita. Però credo che in un qualche modo possa essere giusto che ce ne andiamo insieme, che non rimanga qualcuno da solo nel luogo dove siamo cresciuti".
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