Valsa, Sanguinetti ha le idee chiare: "Andiamo a Cisterna per fare punti"
Il centrale: "Ma sappiamo che dovremo lottare. Baranowicz e i nostri pochi muri? Ci stiamo lavorando..."
Protagonista in campo, Sanguinetti anche nelle gerarchie morali e di spogliatoio della Valsa Group sta diventando sempre più importante. Alla conferenza stampa di presentazione della rinnovata partnership con lo Studio Appari (foto in prima pagina), il giovane centrale non ha nascosto gli obiettivi della trasferta di Cisterna ("sicuramente è una partita in cui fare dei punti") andando poi a parlare di alcuni punti focali di questo scorcio di stagione dei gialloblù e della situazione fisica sua e di squadra.
Sanguinetti, ha parlato di punti: andate in campo per la posta piena come con Padova?
"Tre ovviamente è lo scenario migliore possibile, però il campionato ci ha insegnato che non esistono squadre da tre punti assicurati. Cisterna è una squadra di livello, già capace di tenere in campo a lungo squadre molto forti. Sappiamo che dovremo lottare".
Cosa teme di più?
"Hanno appena cambiato il palleggiatore, una difficoltà in più per noi dal punto di vista tecnico, anche nella preparazione perché Baranowicz non ha ancora mai giocato una partita con loro".
Proprio Baranowicz può essere un fattore, soprattutto contro una squadra che non ha nel muro il suo punto forte?
"Sicuramente non siamo la squadra che ha fatto più muri punto della SuperLega, e credo che contro un regista come lui non possiamo aspettarci di fare tanti punti diretti. Abbiamo però un sistema che si sta consolidando, col muro c’è la difesa e credo che alla lunga il nostro lavoro porterà risultati".
E sul lato agonistico cosa manca ancora?
"Sicuramente con Civitanova non siamo riusciti a stare attaccati alla partita come volevamo, lo si è visto da copertura e difesa che dipendono di più dalla presenza della squadra in campo più che da un aspetto tecnico".
Va migliorando la situazione infortuni?
"Veniamo da un periodo intenso, con partite buone e altre non buonissime, anche se stiamo recuperando alcuni acciacchi. Stiamo lavorando consapevoli che sabato – domani, ndr – sarà difficile".
Infine il lato personale: dopo le fatiche azzurre come si sente, ora che è tornato da un mese?
"Adesso mi sento bene. Sicuramente il periodo in Nazionale è stato una cosa nuova per me, non ero abituato a stare fermo così poco. Forse anche grazie alla giovane età mi sono ripreso in fretta, poi è chiaro che tanti innesti sono arrivati più tardi e ci vuole tempo per costruire la squadra".
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