Velasco qui e ora: "Modena torni ai vertici"

Il coach tra memoria e futuro: "Storci? Da tifoso gli auguro il meglio. E vorrei che in città qualcuno investisse nel femminile"

di ALESSANDRO TREBBI
27 maggio 2025
Julio Velasco è tornato al PalaPanini da campione olimpico

Julio Velasco è tornato al PalaPanini da campione olimpico

"La memoria ci fa capire chi siamo". Come al solito non fa mancare la sua dose di saggezza Julio Velasco, tornato nella sua Modena con la Nazionale femminile campione olimpica per l’Aia Aequilibrium Cup che è servita alle azzurre per scaldare i motori in vista della Vnl che partirà il 4 giugno a Rio de Janeiro. Il riferimento è a Giuseppe Panini, ma anche un consiglio ai nuovi soci di maggioranza di Modena Volley, i fratelli Storci, che Velasco ha accolto con un sorriso.

Velasco, intanto uno sguardo alla sua Nazionale. Che torneo è stato, quello di Modena? "Una tre giorni molto interessante, nella quale abbiamo giocato tanto. Nell’ultimo match, perso 1-3 con la Germania, eravamo un po’ stanche e infatti i cambi hanno avuto il loro effetto. Non accetto mai di buon grado la sconfitta, ma abbiamo perso con una Germania al completo, va detto".

Che estate azzurra si aspetta? "Mi aspetto un’estate e un Mondiale molto difficili: per tutti vincere contro di noi sarà un grande traguardo. Veniamo da una stagione scorsa troppo buona, nella quale non abbiamo mai sofferto. Il pericolo è che non ci siano anticorpi alla sofferenza. Dobbiamo imparare a convivere con le brutte prestazioni".

Attualità: cosa ne pensa di una Modena Volley tornata in mani modenesi?

"Credo che i processi di cambiamento siano sempre un misto tra società, giocatori e staff tecnico. Quando le società sbagliano scelte di gestione è sempre un problema. Come tutti sanno però io sono un tifoso di Modena e mi auguro due cose".

Ce le spiega?

"Beh, che il maschile torni ai vertici e che a Modena torni una squadra femminile. La città ama troppo la pallavolo, l’amore per il femminile c’è e lo ha dimostrato il pubblico di questi giorni, spero arrivi presto un imprenditore che investa nel femminile".

Ha letto della richiesta dei tifosi di rimettere la foto di Giuseppe Panini nell’atrio del palasport?

"Credo che sia doveroso avere Panini all’interno del palasport. Un peccato e un’ingiustizia se le comunità e le società non hanno memoria, perché ricordare chi c’è stato ieri non toglie niente a chi c’è oggi. Non entro nelle scelte del perché l’immagine sia stata tolta, e in più non seguo i social, ma credo sia giusto rimetterla".

Lei sulla memoria insiste da tempo?

"Quando mi occupavo delle Nazionali Giovanili ho fatto una cosa per me importante ma passata sotto silenzio: ho chiesto a tutti i giocatori degli ultimi quarant’anni di Nazionale chi fosse stato il loro primo allenatore e lo abbiamo pubblicato. Perché quegli allenatori meritano un ricordo: chi è stato il primo a portare Zorzi, Cantagalli, Bernardi o Egonu, Orro eccetera in una squadra importante? Il ricordo, sia dei dirigenti che degli allenatori o dei giocatori è molto importante, ci fa capire qual è il percorso".

Tanto più per Panini a Modena?

"Conoscete tutti il mio rapporto con la famiglia Panini. A novembre ci sarò sicuramente per il centenario dalla nascita di Giuseppe Panini, ho già tolto dall’agenda qualsiasi altro impegno".

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