Yuasa Battery. L’impresa Grottazzolina trattata in una tesi di laurea
Jessica Santolini di Montefano, laureata in Scienze della Comunicazione all’università di Macerata: "I giocatori non sono eroi ma persone normali".

La tesi dedicata alla Yuasa Battery Grottazzolina
Non solo la ribalta nazionale, ora la storia della Yuasa Battery Grottazzolina è diventata anche argomento di tesi. Quella che ha svolto Jessica Santolini di Montefano, laureata in Scienze della Comunicazione all’Università di Macerata, dal titolo ’I fattori critici di successo nel marketing sportivo. Il caso della Yuasa Battery Grottazzolina’.
Dietro la squadra da Superlega è stato raccontato il mondo invisibile che lavora tutti i giorni, dalla prima squadra fino ai più piccoli con tante persone dietro, dislocate in ogni settore. Jessica lo ha fatto partendo dal PalaGrotta, anima pulsante di questo mondo, incontrando le due persone che hanno dato il via alla scalata ovvero Massimiliano Ortenzi e Rossano Romiti. "Appena varcata la soglia, il PalaGrotta – sottolinea l’autrice della tesi – ti fa respirare la determinazione e l’entusiasmo della Yuasa Battery".
Ci sono i trofei, le foto storiche, le interviste incorniciate, le prove tangibili di una storia costruita giorno dopo giorno. E poi ci sono i piccoli atleti, quelli che guardano ai giocatori della Superlega come si guardano i grandi fratelli. Ma non si è fermata alla parte sportiva ma ha lucidamente analizzato la parte marketing e ambientale. "Nei palazzetti non c’è bisogno di separare le tifoserie. I bambini invadono il campo alla fine delle partite. I giocatori non sono eroi irraggiungibili, ma persone normali, parte della comunità".
E proprio la distanza atleti-spettatori non c’è mai stata in una realtà di 3200 abitanti, dove le strategie di marketing nascono da un ascolto profondo del territorio e da una conoscenza autentica del tessuto sociale. La Yuasa Battery non è solo una squadra ma è un’idea collettiva. A livello comunicativo ad esempio i social coinvolgono e il linguaggio non è costruito ma diretto ed empatico, niente filtri patinati, ma autenticità e si parla di prossimità.
"Una realtà che vuole restare piccola – si legge nella tesi - in mezzo ai grandi, ma con la consapevolezza matura di costruire ogni giorno il proprio futuro. Credo che ognuno sia attratto da ciò che rispecchia sé stesso. Io ho individuato nella crescita e nell’umiltà della Yuasa ciò che ha rispecchiato il mio percorso di studio e personale". E anche un lavoro accademico entra nella bacheca storica di una realtà che non riesce proprio a smettere di stupire.
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