Bagnaia allarga gli orizzonti e pensa alla otto ore di Suzuka: “Io, Bulega e Petrucci…”

Pecco insegue nel 2025 ma non si dà per vinto, intanto stimola Dall’Igna: sogno 8 ore di Suzuka. Solo un italiano l’ha vinta (Rossi), ma nessuna moto non giapponese: la squadra sarebbe già pronta

di MANUEL MINGUZZI
4 giugno 2025
Pecco Bagnaia

Pecco Bagnaia

Bologna, 4 giugno 2025 – Chiariamolo, prima che ci possa essere un fraintendimento. Pecco Bagnaia non sta pensando di lasciare la Moto gp per dedicarsi all’endurance, ma tra i suoi obiettivi in carriera c’è anche la 8 ore di Suzuka. Trattasi di un must delle gare di durata in Giappone, praticamente una sorta di istituzione motoristica. Vinta solo una vola da un italiano, cioè Valentino Rossi, la gara giapponese ha sempre visto trionfare moto di casa e la Ducati, chissà, potrebbe provare a stravolgere l’albo d’oro. Per ora, a segnalare il dominio, la gara è stata conquistata per 30 volte dalla Honda, quasi un monologo, poi Yamaha con 8, Suzuki con 5 e Kawasaki con 2, mentre il pilota con più successi è il giapponese Takumi Takahashi con 6 vittorie, una in più di Toru Ukawa. Ma alla 8 ore si sono cimentati grandi campioni come Wayne Gardner (4 vittorie, una di queste in coppia con Mick Doohan), e l’hanno vinta dei veri e propri miti come Aaron Slight, Jonathan Rea, Alex Barros, Noriyuki Haga, Eddie Lawson, Fred Merkel, Wayne Rainey e anche Valentino Rossi, trionfatore nel 2001 in coppia con Colin Edwards su Honda VTR1000. Quella, in 46 anni di storia, è stata l’unica vittoria italiana. A riscrivere l'albo d'oro ci pensa dunque anche Pecco Bagnaia, che nell’ultima puntata di Inside Ducati ha lanciato l’amo al direttore responsabile Gigi Dall’Igna.  

Bagnaia, Bulega e Petrux: squadra fatta

Come detto, la corsa è quasi un monologo Honda, che ha il record di vittorie e ha vinto le ultime tre edizioni. Il minimo comun denominatore è Takumi Takahashi, presente nel team Hrc nel tris di successi, e al suo fianco si sono alternati Lecuona, Vierge, Zarco, Nagashima e Nagoe, mentre l’ultima vittoria non Honda è del 2019 con il trionfo di Kawasaki, che all’epoca schierò Toprak Razgatlioglu, Leon Haslam e Jonathan Rea, praticamente una squadra imbattibile. Mai una moto italiana ha vinto, mai una moto europea ha vinto. A Pecco Bagnaia l’idea stuzzica da sempre e l’ha riproposto al boss di Ducati Gigi Dall’Igna, in maniera scherzosa ma non troppo: “Io, Bulega e Petrux, la squadra è fatta”, l’amo di Bagnaia verso Dall’Igna, che non ha chiuso la porta. ‘Ci lavoriamo’, la risposta del responsabile reparto corse. Ducati, dal canto sui, è tentata dall’idea. Già da quest’anno c’è stata l’entrata in pianta stabile nel motocross, con l’obiettivo in un triennio di arrivare ai vertici, e l’intrigante proposta della 8 ore di Suzuka attrae, anche perché le moto derivate di serie Superbike già appartengono alla filosofia di Borgo Panigale. E allora, chissà che nei prossimi anni l’idea non diventi concreta per essere messa in pratica. Pecco, tra l’altro, ai tempi del primo mondiale del 2022 chiese come regalo proprio la 8 ore di Suzuka. Tre italiani su moto italiana, Bagnaia, Bulega e Petrucci, per diventare i primi a vincerla. Perché no? Leggi anche - Moto gp, grave incidente per Marini: stagione finita

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