Beirer (KTM): “Acosta tra due anni ci lascerà se non avremo una moto competitiva”

KTM risolve in parte la crisi economica ma ora la sfida è dare ad Acosta una moto vincente: se non dovesse accadere tra due anni il pilota se ne andrà

di MANUEL MINGUZZI
9 marzo 2025
Pedro Acosta

Pedro Acosta

Bologna, 9 marzo 2025 – KTM è sopravvissuta e sta provando a riorganizzare il suo settore motorsport, con prospettive di proseguire oltre il 2026. La dead line era stata fornita dal piano di rientro dall’enorme debito che ha coinvolto la casa madre, ma ora che le acque si sono un po’ tranquillizzate, il compito degli austriaci è imbastire un progetto vincente nel medio termine. Non c’è altra soluzione per KTM per provare a tenersi il baby fenomeno Pedro Acosta, il quale al termine della scadenza contrattuale potrebbe aprirsi al mercato alla ricerca di una moto competitiva. La mentalità di Acosta è quella dei vincenti, analizza dati, lavora alacremente con il team e cerca di capire sempre di più il funzionamento della catena aziendale sullo sviluppo dei prototipi. Su questo ultimo punto, KTM rischia di dover fare i conti con i debiti e con la difficoltà ad aggiornare la propria moto se gli investimenti dovessero calare nel corso della stagione. In ogni caso, al rotta è chiara: fornire una moto competitiva allo spagnolo per non rischiare di perderlo.

Beirer: “Acosta tra due anni ci lascerà se…”

C’è stato un momento durante l’inverno in cui la stessa partecipazione di KTM era stata messa in discussione visti i tre miliardi di debiti e un’azienda sull’orlo del fallimento, ma il piano di rientro è stato accettato e le quattro moto sono state regolarmente schierate in griglia. Sospiro di sollievo. Acosta ha già dimostrato di potersi trovare bene con il nuovo prototipo, mentre nel team Tech 3 Bastianini e Vinales sembrano più in difficoltà, ma dopo la burrasca poter quantomeno pianificare il futuro è un passo avanti per KTM che ora medita di restare a lungo nella top class. La punta resta Acosta, il leader assoluto del progetto. Per farlo avrà bisogno di investimenti, sostenibilità e un progetto vincente, proprio per convincere Acosta a rimanere, altrimenti Ducati, Yamaha, Aprilia e Honda cercheranno di assicurarsi le prestazioni del giovane spagnolo. Il numero di KTM Pit Beirer a questo riguardo è stato chiaro: “Acosta è come Michael Schumacher, è l’ultimo che abbandona la pista per studiare i dati assieme al proprio tecnico – le sue parole a Servus Tv – Le telemetrie evidenziano chiaramente che Pedro è speciale e ci ha concesso grande fiducia prolungando per due volte il contratto. Adesso il nostro compito è consegnargli una moto competitiva, altrimenti tra due anni cercherà una alternativa. Come squadra abbiamo fatto due volte quarti e ora cercheremo almeno il podio”. Intanto, il mondiale 2025 va avanti e dopo il dominio di Marc Marquez a Buriram ci sarà la tappa in Argentina. Si corre dal 14 al 16 marzo, con l’otto volte campione del mondo ancora favorito e un Pecco Bagnaia a inseguire in attesa dei primi gp europei, dove Ducati dovrebbe anche fornire ulteriori aggiornamenti sulla Gp 25. Leggi anche - Moto gp, Dall'Igna: "Marquez ha già la moto in mano"

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