Gp Thailandia 2025, le pagelle. Re Marc si prende tutto. Per Pecco gara di contenimento

Alex ha dimostrato che nella corsa al Mondiale può esserci anche lui, Morbidelli concreto e concentrato

di RICCARDO GALLI
2 marzo 2025
Marc Marquez trionfa al Gp di Thailandia 2025

Marc Marquez trionfa al Gp di Thailandia 2025

Roma, 2 marzo 2025 – Stesso podio e stesse posizioni della Sprint. Marc Marquez, in sella alla Ducati Lenovo, vince il Gran Premio della Thailandia 2025, disputato sul circuito di Chang. Secondo posto per Alex Marquez (Ducati Gresini): per la prima volta nella storia in top class due fratelli occupano le prime due posizioni di un gran premio. Terzo, invece, Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo).

Ecco le pagelle di questo primo appuntamento del motomondiale 2025.

Marc Marquez 10. Tre capolavori uno via l’altro. Dalle qualifiche alla gara, Re Marc si prende tutto. Il suo Gp? Un condensato di strategia, grinta, cattiveria e bravura. Si mette anche a fare il tattico, rallentando, perdendo la posizione sul fratello per poi andarsela a riprendere al momento giusto. La vittoria in Thailandia è già un’opzione sul Mondiale 2025.

Alex Marquez 9. Voto staccato dall’intesa (vincente) con il fratello. Sì, perché Alex ha dimostrato che, alla fine, nella corsa al Mondiale può esserci anche lui. Guida fluida, feeling con la Ducati ok. Bravo e ambizioso. Bene così.

Francesco Bagnaia 8. Bisogna dirlo subito: Pecco ha fatto quello che doveva fare. Ma il rischio è che questo alla lunga possa non bastare. Gara di contenimento, senza voler strafare e rischiare. Il podio gli consegna un mini-premio.

Franco Morbidelli 8. Concreto e concentrato. Ottiene il massimo in una gara che non era facile. Ha dimostrato che da ragazzo del Vr46 potrà togliersi belle soddisfazioni. Si gestisce alla grande. Gara molto intelligente.

Ai Ogura 7,5. Debuttante di altissima qualità. Tiene testa per tutto il weekend ai campionissimi e in gara cerca di non perdere contatto dai Marquez e chiunque gli stava davanti. Bellissima sorpresa. Ci farà divertire.

Jack Miller 7. La Yamaha è un cantiere aperto. Ma lui sembra il capomastro giusto e adatto per farla crescere. Non ha pressioni di risultato e questo gli permette di mettere in fila una serie di giri con un passo incoraggiante.

Marco Bezzecchi 6,5. Bisogna essere obiettivi: da lui era logico e scontato aspettarsi qualcosina di più. Rimane nell’ombra un po’ troppo, pagando il sabato delle qualifiche storto, ma recupera e si affaccia fra i top e ha il passo convincente.

Fabio Di Giannantonio 5. Domenica in chiaroscuro, ma al di sotto delle aspettative. Fabio rimane intruppato nel gruppone dei ‘lontano’ dal podio e non ne esce. Soffre il caldo e il consumo delle gomme. Insufficiente. Enea Bastianini 4. La bocciatura è per la Ktm. La sua Ktm, quella satellite. Detto questo, la spinta del carattere del Bestia non si è comunque vista. No, non vogliamo un Enea remissivo, altrimenti il 2025 è finito prima di iniziare.

Joao Mir 3. Ha la possibilità e la moto (in questo 2025) per divertirsi e magari fare cose interessanti. Però va giù, cade, crolla e si lamenta. Come nel 2024. Butta via punti e coraggio. Praticamente un altro disastro.

Pedro Acosta 4. Uno scivolone dopo un paio di giri gli costa la prima gara della stagione. Porta a casa qualche punticino, ma per uno che il suo potenziale è il niente. Il discorso è semplice: Pedrito è il giovane più forte della MotoGp, ma deve darsi un controllo sul piano della concentrazione. E sia chiaro che nel suo caso la crisi Ktm non c’entra. E’ in sella a una moto praticamente perfetta. E deve tirare fuori il campione che è in lui.

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