Marco Bezzecchi trionfa a Silverstone: vittoria Aprilia tra colpi di scena e sfide Ducati

Bezzecchi vince a Silverstone grazie a un guasto di Quartararo. Aprilia trionfa, Ducati in difficoltà, Zarco sorprende.

di RICCARDO GALLI
26 maggio 2025
Da sinistra Zarco, Bezzecchi e Marc Marquez sul podio a Silverstone, a destra Bagnaia dopo la caduta

Da sinistra Zarco, Bezzecchi e Marc Marquez sul podio a Silverstone, a destra Bagnaia dopo la caduta

Sorride, ringrazia tutto e tutti ("Aprilia, la mia famiglia, gli amici veri, l’Academy, Valentino"), snocciola una dedica speciale ("questa vittoria è per la mamma"), poi, Marco Bezzecchi si lascia andare all’espressione (colorata) con cui sceglie di riassumere il suo successo a Silverstrone: "Che c...", ovvero, che fortuna. La battuta gli viene sincera mentre rivede le immagini che hanno segnato il ritiro di Fabio Quartararo che per colpa di un guaio tecnico – abbassatore bloccato – ha dovuto salutare il Gp della Gran Bretagna a una manciata di giri dalla fine. Gp che, sia chiaro, Quartararo avrebbe portato a casa senza se e senza ma.

Poi ecco quel problema alla sua Yamaha – tornata ormai a livelli da moto numero uno – ed ecco materializzarsi il trionfo Aprilia. Il trionfo di Bezzecchi. "È tutto incredibile – prende la parola Marco –. Questa vittoria chiude un periodo per me molto difficile. Molto complicato. Ho sempre avuto fiducia nelle mie qualità e nella forza della Rs-Gp, ma le cose per troppo tempo hanno detto il contrario. Sono andate nella direzione contraria. Le qualifiche erano state dure e brutte, la rimonta e il primo posto mi fanno ripensare al futuro con ottimismo ed entusiasmo".

Tutto questo – ironia della sorte – proprio nel primo Gp dopo lo strappo di Martin. Strappo che ha offeso e fatto arrabbiare Aprilia. Ci pensa il numero uno del team di Noale, Rivola ha mandare un messaggio forte, chiaro e diretto al campione spagnolo.

"Il successo di Bezzecchi – dice – sono sicuro farà bene anche a Martin. Marco, vincendo questa gara, ha confermato che Aprilia può e vuole vincere. E questo, con questa moto, può farlo anche Jorge". Punto.

Si va in casa Ducati dove lo scenario rimane doppio (e opposto). Primo: la caduta di Bagnaia pesa come un macigno sulle ambizioni mondiali di Pecco (oggi a -72 dal leader della classifica) ed evidenzia come Bagnaia commetta errori che quasi spiegano la poca tranquillità del pilota che non ha ancora trovato il feeling con la Desmosedici 2025 e che vede Marquez sempre più padrone della stagione. E del mondo Ducati.

Secondo: Marquez, nonostante una gara tutt’altro che esaltantante ("dopo la prima partenza ho commesso un errore pesante"), alla fine ha messo la firma su un terzo posto importantissimo in termini di autostima, tenacia, motivazioni e calcoli per andare a vincere il titolo. Tutto ciò rilanciato con ancor più forza dal duello spettacolare vinto con Morbidelli che con la Ducati del team di Rossi, ha dato vita a un finale di gara per cuori forti. Bravo, Morbido.

Chiusura d’obbligo per il capolavoro di ’nonno’ Zarco. Ha vinto a Le Mans due settimane fa e ieri ha preso il secondo posto. Tutto in sella a una Honda che oltre ad essere un cantiere aperto è tutt’altro che una moto vincente. Applausi e tanto di cappello. E se il detto non che c’è due senza tre è realtà anche in MotoGp, occhio a quello che potrà combinare Zarco ad Aragon, pista che gli piace da matti.

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