Mugello, niente aggiornamenti per Quartararo: “E’ frustrante, ma cercheremo il meglio”

Il francese torna alla vecchia versione della moto alla ricerca di una via di uscita, per ora gli aggiornamenti non hanno prodotto l’upgrade sperato

di MANUEL MINGUZZI -
8 giugno 2023
Fabio Quartararo

Fabio Quartararo

Mugello, 8 giugno 2023 - Fabio Quartararo prova a rinascere tornando alle origini. L’ex campione del mondo si presenterà al gran premio d’Italia senza particolari aggiornamenti sulla sua Yamaha, anzi il suo staff di ingegneri ha optato per un set up vecchio, ovvero quello del 2022 che aveva rappresentato una buona base nella lotta mondiale prima che Pecco Bagnaia compisse la clamorosa rimonta con 91 punti di ritardo. Un ritorno al passato per Quartararo in assenza di una strada corretta da seguire per la moto giapponese, la quale ha testato varie novità con il risultato di perdere i suoi punti di forza. E i risultati 2023 lo testimoniano con 49 punti in classifica al cospetto dei 94 di Bagnaia, che peraltro ne ha cestinati con diverse cadute una cinquantina.  

Quartararo: “E’ frustrante, ma proveremo a fare bene”

Dopo quasi un mese di stop arriva un trittico interessante per il pilota francese, ovvero Mugello, Sachsenring e Assen, tre circuiti dove non ci sono lunghi rettilinei, a parte quello del Mugello, mentre la componente della ciclistica e del telaio sarà preponderante. Insomma, li si potrebbe definire tre circuiti abbastanza favorevoli a Yamaha che ha un grande problema in uscita dalle curve lente. Da venerdì parte il weekend del Mugello e Quartararo, per provare a rinascere, ripartirà dalla base di setup 2022, di fatto tornando indietro dopo i numerosi test con i nuovi aggiornamenti: “Non so se sia esattamente una pista adatta a noi, ma io mi trovo bene - le sue parole alla vigilia - Nel 2021 ho vinto, l’anno scorso ho fatto secondo ma oggi siamo in una situazione diversa. Sarà importante dare il 100% e soprattutto fare bene in qualifica”. Quartararo dunque punta molto sul mese di giugno per provare a risollevarsi, partendo dal Mugello dove Yamaha potrebbe avere meno problemi sul lungo rettilineo dei box: “Noi abbiamo difficoltà in uscita da curve lente e al Mugello spesso si esce da curve veloci per cui penso che lo svantaggio in termini di potenza sia minore. Andremo meglio sul rettilineo rispetto a Le Mans o Austin”. Ma tutto partirà da un assetto vecchio di un anno, perché la via giusta è stata smarrita e allora tanto vale ripartire dalle certezze: “Nelle prime cinque gare abbiamo cercato di trovare una versione migliore della moto e sono stati fatti diversi tentativi, ma ci siamo resi conto che non funzionava niente di ciò veniva provato”. Emersa la frustrazione di aver provato una serie di componenti che non hanno dato frutti, Quartararo e il team hanno deciso di tornare indietro: “In prestagione abbiamo provato tante cose, telaio, motore, aerodinamica, ma alla fine non abbiamo usato nulla ed è stato frustrante. Ora però dobbiamo concentrarci su quello che c’è da fare per lavorare al meglio e nei prossimi tre gp avrò l’occasione di trovare fiducia in moto”. E sulle aspettative per il Mugello Fabio parla chiaro, senza voli pindarici: “Non ne ho, l’obiettivo è fare il meglio possibile ma ora sto pensando solo a trovare le prime file in qualifica. Parte tutto da lì. A Austin sono partito davanti e siamo finiti a podio”. Leggi anche - Moto gp, gli orari tv del Mugello

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