Pecco amaro: "Marquez ha giocato con noi"

Buriram, la firma da dominatore di Marc anche nel Gp: replicato il podio della Sprint. Il sei volte iridato guida la classifica 93 gare dopo

di RICCARDO GALLI
3 marzo 2025
Marc Marquez, 32 anni, festeggia con il dg di Ducati Corse Gigi Dall’Igna e col team. A destra, Francesco Bagnaia

Marc Marquez, 32 anni, festeggia con il dg di Ducati Corse Gigi Dall’Igna e col team. A destra, Francesco Bagnaia

Marquez in testa al Mondiale: 93 gran premi e sei anni dopo. Cabala e incroci numerici sembrano quasi voler evidenziare quello che si è messo in testa il campione spagnolo. Cosa? Tornare ad essere il più forte al mondo, nel mondo della MotoGp, e quel 93 gare dopo da Valencia 2019, con appunto il 93, il suo numero personale, a fotografare il risultato sembra quasi una firma su cui riflettere e iniziare a gettare la basi su come andrà a finire il 2025.

Breve riassunto del weekend di Marc su Ducati: primo nella caccia alla pole position, nella Sprint e in gara. Filotto completo e indiscutibile. Tripletta e hat-trick da applausi. Per la gioia personale e per quella di Ducati che ha portato Marquez in rosso con la certezza di creare la coppia più bella del Mondiale. Lo strapotere di Marc nel Gp della Thailandia non ha avuto limiti.

Anzi, il modo in cui Marc ha costruito la sua vittoria ieri evidenzia bene la ferocia con cui lo spagnolo ha deciso di affrontare la sua avventura sulla Desmosedici del team ufficiale. Temeva che le gomme (per il gran caldo) avrebbero potuto tradirlo e lui le ha gestite con una mossa da ‘vecchio pirata’: anziché andare in fuga si è fatto ‘inghiottire’ (dal fratello), ha salvato la tenuta delle gomme e poi si è rimesso in moto per andare a vincere. A mani basse. Al punto che Bagnaia (terzo e scontento), ha scelto di ricostruire la domenica dello spagnolo con una battuta che può risultato un messaggio forte e chiaro magari a qualcuno del team.

"Marc ha giocato con noi per tutta la gara – la sentenza di Pecco –. La massima possibilità sarebbe stata chiudere al secondo posto, che dunque era la mia vera e unica missione. Mi mancava di andare più forte. Sono anche riuscito a tornare su Alex, ma ogni volta dovevo rilasciare. Dunque sono arrivato terzo, che per questa volta è il massimo, anche se a me non piace". Una cosa però è risaltata subito agli occhi di tutti con l’inizio del Mondiale: Marc e Pecco si sono portati dietro dai test invernali sensazioni contrastanti. "Dopo i test io non sono soddisfatto – chiude Bagnaia – ma visto che andiamo in Argentina e quella pista mi piace, mi auguro si possa ripartire subito bene".

Quindi ecco la gioia Marquez: "Sono felicissimo. Non era facile correre con quel caldo, ma ho scelto bene come dosare consumi e forza. Il mio inizio in Ducati non poteva essere migliore e continuo ad avere buone sensazioni". A proposito di numeri: dal 93 al 63 di Pecco. Marc sembra voler dare un altro schiaffo al compagno di team. Come? Così: con la doppietta in Thailandia, sono 63 le vittorie messe in fila da Marquez nella classe regina. E il 63 è il timbro di Bagnaia. Il resto sono le buone sensazioni distribuite dalla Ducati Vr46 di Morbidelli, Bezzecchi sta dimostrando di potersi togliere soddisfazioni in Aprilia, tanto affanno per Bastianini, fra i baby Ogura prestazione straordinaria.

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