Brignone: “Sofia e io molto decise, bella sfida”. Per Goggia spalla dislocata nel finale

Anche nel 2019 ci fu un centesimo di distacco tra le due campionesse, ma all’epoca in favore della fuoriclasse bergamasca

di Redazione Sport
25 gennaio 2025
Federica Brignone (sx) e Sofia Goggia

Federica Brignone (sx) e Sofia Goggia

Roma, 25 gennaio 2025 – Non è la prima volta che fra Federica Brignone e Sofia Goggia ci sia un centesimo a dividerle. Era infatti il 14 dicembre 2019 quando nel supergigante di Sankt Moritz in Svizzera, Goggia vinse per un solo centesimo su Brignone con terza Mikaela Shiffrin.

Per Brignone, che difende così il pettorale rosso di leader di specialità, si tratta della 32esima vittoria in carriera, la seconda in discesa dopo il debutto di St.Anton di due settimane fa, mentre il totale dei podi sale a quota 76. E la campionessa valdostana allunga nella graduatoria generale di Coppa del Mondo ritoccando tutti i propri record di longevità.

"Sofia ed io siamo persone molto decise, siamo lavoratrici, cerchiamo la cura del dettaglio e di tutti gli aspetti per essere la migliore versione di noi stesse. Andare forte ci ha aiutato entrambe, lei è sempre stata più forte di me in discesa e credo sia una bella sfida. Stiamo facendo qualcosa di grande per tutto il movimento".

"Speravo di fare una bella gara, ma non mi sarei mai aspettata di riuscire a vincere", ha confessato dopo il trionfo. "L'uscita di martedì a Kronplatz mi ha caricato ulteriormente ma non mi sono messa addosso pressione oggi perché non pensavo di poter difendere il pettorale rosso. Voglio dare il massimo ogni gara: ho avuto tanti momenti belli nella mia vita, sia sportiva che quotidiana, ho avuto tante belle cose e questo è uno dei capitoli migliori. Ora voglio cercare di pensare gara per gara, senza mettermi pressione che per me è una delle cose più difficili da fare".

Podio numero 59 invece per Goggia, il 37esimo in discesa, il quinto in stagione. Dopo la seconda prova, Brignone ha saputo trovare la chiave per interpretare al meglio la parte di scorrevolezza nel tratto superiore della Kandahar: da lì ha preso forma la sua vittoria, concretizzata dopo 1'35"83 di gara. Un centesimo dietro di lei, Sofia Goggia incappata in un problema alla spalla destra nel finale, una dislocazione che non le ha consentito di mantenere la migliore posizione aerodinamica nel tratto conclusivo. "Al penultimo intermedio mi si è dislocata la spalla destra per via del cercine rotto e ho dovuto concludere la prova senza mettermi al meglio in posizione. Ma brava Federica: non ho fatto una gara perfetta, ho sciato bene la parte tecnica ma va bene così. La sfida tra di noi è uno stimolo continuo, uno sprone per essere sempre sul pezzo in tutte le discipline. Sto facendo grandi cose, valutando la mia preparazione e l'infortunio di un anno fa: e sono perfettamente d'accordo con Federica nell'analisi sulle nostre sfide".

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