Lara Colturi: tra sci, musica e social, verso le Olimpiadi 2026 sotto la bandiera albanese

Lara Colturi si prepara per le Olimpiadi 2026, bilanciando sci, musica e social media, con un focus su tecnica e crescita personale.

di GIULIANA LORENZO
21 maggio 2025
Lara Colturi si prepara per le Olimpiadi 2026, bilanciando sci, musica e social media, con un focus su tecnica e crescita personale.

Lara Colturi si prepara per le Olimpiadi 2026, bilanciando sci, musica e social media, con un focus su tecnica e crescita personale.

È in una bolla Lara Colturi. Cerca di stare nel presente, di isolarsi dal resto e dalla decisione di rimanere sotto la bandiera albanese, su cui non si esprime, in vista delle Olimpiadi del 2026. Classe 2006, figlia di Daniela Ceccarelli e Alessandro Colturi, da loro ha maturato l’amore per lo sci e per la montagna, suo "rifugio".

Spesso prima delle gare ascolta una playlist di musica country o pop e si concentra sulla respirazione. Non si sbilancia sugli obiettivi futuri, bisogna "divertirsi". Cerca di fare altro oltre lo sci e anche per questo ha preso parte, in quanto atleta del team RedBull Italia, alla Wings for Life Word Run di Milano, del 4 maggio: "Mi piace mettermi in gioco, non sto mai ferma. Incastro tutto".

Lara, come valuta la stagione?

"È stata inaspettata. Due anni fa mi sono infortunata al ginocchio. La scorsa l’obiettivo era rientrare nelle 30 e fare punti di Coppa del Mondo, quest’anno nelle 15. Sono arrivati tre podi e dopo il primo ho capito che potevo giocarmela".

Un’istantanea?

"Il primo podio, non me l’aspettavo, partivo col pettorale 27 ed ero uscita in slalom, avevo dubbi su me stessa. Cerco di non pensare al risultato, il primo obiettivo è sciare e avere le giuste sensazioni. Ho realizzato che ho una solida tecnica e che posso crescere. Cerco di essere libera e di non pensare ad altro che divertirmi".

In vista anche delle Olimpiadi in che cosa può migliorare?

"Gareggio con ragazze che hanno il doppio della mia età, esperienze in più in Coppa del Mondo. C’è tanto da fare soprattutto sull’aspetto mentale, devo crescere, con gli sbagli si impara. Per la tecnica cerco di migliorare, l’obiettivo sarebbe la perfezione, ma è impossibile. Per il resto lavoro con Biotekna e con Luisa Finotti, con lei curo l’alimentazione e faccio esercizi di respirazione che mi aiutano, mi mettono nella mia bolla".

Si è concentrata su Slalom e Gigante, e le altre specialità?

"Sono le mie preferite. Due anni fa ho vinto gli junior in SuperG, ma mi sono infortunata in velocità….vedremo".

Come gestisce le pressioni che ci sono nei suoi confronti?

"Ho iniziato a vincere fin da piccola e mi sentivo dire… sei la figlia di, sarai una campionessa. Li è iniziata la pressione, ora fa solo piacere".

Com’è stato crescere con genitori famosi?

"Siamo arrivati in Coppa del Mondo…mamma, fino a qualche anno fa in partenza e papà in pista: è stupendo. Lei mi ha dato piccoli consigli che fanno parte della mia routine, come pensare alle linee o alcune cose che mi tranquillizzano. Averli come punto di riferimento è come sentirmi sempre a casa, ma in giro per il mondo. Mi hanno trasmesso anche la passione per la natura e le montagne. Ci piace fare sport".

Faceva pattinaggio, poi?

"Il mio sogno da piccola era di fare tutti e due a livelli alti, purtroppo sono due sport invernali con fisici diversi: è complicato. Appena trovo una pista aperta vado… è una valvola di sfogo, mi aiuta a liberare la mente".

Suonava il piano, continua?

"Sì, purtroppo non posso portarlo in giro, quando ho un po’ di tempo mi piace. Sono autodidatta, ho l’app che mi dice i tasti da suonare: sto migliorando e cerco di fare melodie più complicate".

Che uso fa dei social?

"Ho due account, sia TikTok che Instagram. Appartengo a una generazione social, cerco di trasmettere la diciottenne che sono. Sono spontanea".

Sui social si è detto tanto sulle sue scelte: come ha gestito questo aspetto?

"Sono tornata a scuola e sono concentrata sulla maturità, ho guardato poco. La mattina andavo a scuola fino all’una, pranzo, poi allenamento e preparazione atletica fino alle 16 e fino alle 21 studio. È stato un po’ complicato guardare i social o quello che dicevano su di me. Ognuno ha la sua idea, ha il proprio parere e si esprime su tutto. Continuo a vivere la vita, faccio le mie cose e mi sono concentrata su altro".

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