Sci, l’incubo di Vlhova dopo la nuova operazione: “Non ci sono garanzie sul mio ritorno”

Due operazioni al ginocchio, oltre un anno di stop: Petra Vlhova ancora in dubbio per le Olimpiadi di Milano-Cortina. Non ci sono garanzie per il suo ritorno in pista: “La situazione al ginocchio è peggiorata a dicembre”

di MANUEL MINGUZZI
25 maggio 2025
Petra Vlhova

Petra Vlhova

Bologna, 25 maggio 2025 – Un incubo, per ora, il rientro di Petra Vlhova. O meglio, il ritorno sugli sci è tutto tranne che certo. Infortunatasi nella stagione 2023/2024 nella tappa di casa a Jasna, grave infortunio al ginocchio, per la slovacca la data di rientro era stata fissata per la nuova stagione, con uno sguardo ai mondiali di Saalbach 2025, ma da dicembre in avanti la situazione è precipitata. Non solo Vlhova non ha potuto rientrare in gara, ma si è anche dovuta sottoporre a una seconda operazione al ginocchio che oggi la costringe ancora ai box. E oggi, a distanza di otto mesi dalle Olimpiadi di Milano-Cortina, la sua carriera è a rischio. Lo ha affermato la stessa campionessa slovacca: “Non ci sono certezze”.  

Petra Vlhova: “E’ dura anche sul piano psicologico”

Un percorso tribolato quello di Petra Vlhova dopo il grave infortunio di Jasna. L’ex campionessa olimpica e mondiale e aveva programmato il suo rientro per i mondiali di Saalbach a febbraio 2025, ma le condizioni del suo ginocchio sono peggiorate due mesi prima dell’appuntamento iridato e si è resa necessaria una seconda operazione chirurgica. Oggi, addirittura, tutta la sua carriera è a rischio perché i medici non sono in grado di fornire certezze sul rientro in pista e sugli sci. Queste le parole di Petra a Radio Slovacchia: “Nessun medico può darmi garanzie – l’ammissione di Vlhova – Non so se le cose potranno andare bene e non so se riuscirò a tornare sugli sci e competere ad alto livello. Devo procedere un passo alla volta e, anche se il recupero dovesse andare bene, dovremo capire se potrò tornare competitiva al cancelletto”. Per la slovacca la riabilitazione è di fatto ripartita da zero e i dubbi sono tanti verso un suo completo ritorno. In questi mesi, nel frattempo, Vlhova si era separata dal suo storico allenatore Mauro Pini, passato in nazionale azzurra, e a marzo ha dovuto subire una seconda operazione al ginocchio. Non ci sono date certe per il recupero: “E’ molto difficile sapere se potrò esserci alle Olimpiadi – ancora Vlhova – Fino a dicembre le cose erano andate bene, poi il ginocchio è peggiorato e il dolore non mi permetteva di fare altro se non camminare”. Un gran peccato. Vlhova, occorre ricordarlo, ha ottenuto 71 podi nel massimo circuito con 31 vittorie, oltre a una Coppa del mondo generale nel 2021 e 6 medaglie mondiali, tra cui un oro, quattro argentini e un bronzo. Tutto in discussione ora, tutta la sua carriera appesa a un filo dopo 14 mesi dall’infortunio di Jasna: “Non ci sono garanzie di recupero, ed è durissima anche sul piano psicologico, ma questa situazione mi sta rafforzando sia come atleta che come persona”, la chiosa di Petra che ancora culla il sogno di difendere il titolo olimpico vinto in slalom a Pechino 2022.

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