Shiffrin, la classe di rinunciare. "Niente gigante, ho ancora paura. Barriere mentali non superate»
Mondiali, la super campionessa Usa rientrata dall’infortunio ammette di avere timori scendendo in velocità "Frustrante dover affrontare questi problemi in una disciplina che amavo così tanto fino a due mesi fa".

Mikaela Shiffrin trasportata su una slitta dopo la caduta. a Killington il 30 novembre
Novantanove vittorie in Coppa del Mondo, sette ori ai Mondiali e due Olimpici. E una grande paura a scendere in pista. Mikaela Shiffrin, semplicemente la più grande sciatrice della storia, con un post sui social spalanca il proprio cuore turbato di star inarrivabile per confermarci che il successo, la fama e il denaro non bastano a spazzare le nubi. Tutt’altro. Rientrata a tempo di record dalla terribile caduta di Killington a fine novembre, la divina Mikaela non gareggerà in gigante a questi Mondiali di Saalbach. Troppo, il timore di ferirsi ancora. E se anche il fisico è ora tecnicamente integro, l’anima non lo è ancora.
"Ho messo tutte le mie energie per rimettermi in forma per il gigante, ma la verità è che non ci sono ancora – scrive la Shiffrin, 29 anni –. Al momento sto affrontando alcuni ostacoli mentali per tornare a disputare il gigante con l’intensità necessaria che serve per le gare. Sinceramente, non mi aspettavo di dover affrontare così tanti problemi mentali e post-traumatici in gigante a causa del mio infortunio. Immaginavo che la mia passione e la mia voglia di competere mi avrebbero fatto superare le barriere mentali. Forse sarà così – prosegue – ma ancora non ci sono riuscita. E’ stato straziante fare i conti con quanta paura ho in una disciplina che amavo così tanto solo due mesi fa".
Dopo il rientro in Coppa del Mondo il 30 gennaio nello slalom di Courchevel, ’Her Majesty’ aveva deciso di saltare superG e discesa per concentrarsi sulla seconda settimana dei Mondiali di Saalbach ma giovedì non sarà al cancelletto di partenza del gigante. La Shiffrin non difenderà dunque il titolo conquistato due anni fa, ma prenderà parte alla combinata a squadre di oggi in coppia con la neocampionessa iridata di discesa, Breezy Johnson. A lei toccherà ovviamente la gara di slalom, disciplina in cui può contare otto ’Coppette’ del Mondo nella sua carriera e 62 vittorie. Dopo l’aperta confessione della propria vulnerabilità, c’è da scommettere che la maggior parte del sostegno sarà riservata a lei, fuoriclasse riconosciuta da tutti: e proprio per questo, di solito e fatalmente, non certo una catalizzatrice di tifo per chi spera in un esito di gara non scontato.
Shiffrin aveva attraversato una fase molto difficile della propria carriera per la morte del padre, avvenuta cinque anni fa. Ma si era ripresa tornando ai suoi migliori livelli. Nella passata stagione si è infortunato gravemente a Wengen in discesa il fidanzato, il campione norvegese Aleksander Aamodt Kilde: varie complicazioni gli hanno impedito di gareggiare in quella in corso. Mikaela ha sempre saputo unire a una classe infinita una visione della vita lontana dagli estremismi del risultato. Suona chitarra e pianoforte, le sue riflessioni non sono mai banali. E’ grande anche quando decide che frenare, in certi momenti, è quello che occorre fare.
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