Shiffrin rinata, la paura fa 100. "È stata dura, ora me la godo». Paris sul podio a Crans Montana
I numeri non bastano, forse neanche le parole. Quello che avrà sentito dentro Mikaela Shiffrin vincendo ieri la sua gara...

Mikaela Shiffrin con lo slalom vinto ieri al Sestriere ha toccato quota 100 vittorie in coppa del mondo. Sotto Dominik Paris, ieri terzo a Crans Montana
I numeri non bastano, forse neanche le parole. Quello che avrà sentito dentro Mikaela Shiffrin vincendo ieri la sua gara numero 100 è qualcosa di difficile da descrivere anche per chi capisce la grammatica del cuore, la sintassi delle emozioni, il lessico della paura. Quella che la stessa Shiffrin aveva confidato poco prima dei mondiali, ammettendo che la ripresa dopo il brutto infortunio di inizio stagione si stava rivelando un percorso a ostacoli.
E invece ieri, nel giorno in cui anche il vecchio fusto azzurro Dominik Paris esulta per essere tornato sul podio, l’americana è tornata ad agitare il pallottoliere della gloria. Il giorno prima avevamo giustamente celebrato le 34 vittorie in coppa del mondo di Federica Brignone, la Shiffrin è arrivata a quota 100, cifra mai toccata prima nello sci alpino. Il secondo, sorpassato ormai da tempo, è Ingemar Stenmark con 86 successi (ma in due sole specialità). Allargando il discorso sulla neve, la fondista norvegese Marit Bjoergen ne ha vinte 114, la freestyler svizzera Conny Kissling è a 106, anche se il record irraggiungibile anche per la Shiffrin rimane quello dell’altra elvetica Amelie Wenger Reymond con 164 successi ma nel telemark, che non è mai stata disciplina olimpica (per la cronaca, il primo italiano in questa classifica molto teorica è Simone Origone con 62 vittorie).
Lo slalom speciale del Sestrier ha regalato alla Shiffrin la fuga dall’incubo in cui si stava cacciando dopo la caduta di fine novembre a Killington che l’aveva tenuta ferma per due mesi.
Solo il giorno prima nel gigante, la Shiffrin non era neanche entrata nella seconda manche dopo il 33° tempo nella prima. Ieri sulla pista Agnelli ha dominato, davanti alla croata Zrinka Ljutic e all’altra americana Paula Moltzan. "E stato difficile riprendere il ritmo della competizione, allenarmi nonostante l’infortunio e confrontarmi con tutte queste sciatrici così forti e veloci" ha detto la Shiffrin scendendo in lacrime dal podio. "Più volte mi sono chiesta se avevo preso la decisione giusta tornando a gareggiare... Ci vuole tempo per trovare il giusto stato d’animo, mi sto gustando questa vittoria, so che ho fatto molta strada per ottenerla. Non avrei mai pensato di arrivare un giorno a questa cifra: il mio sogno fin da bambina è fare delle belle curve e migliorare ogni giorno. Ora voglio solo godermi questa giornata, cogliere questo piccolo momento di felicità dopo tanti difficili".
Lo sci azzurro sorride con Dominik Paris, terzo nel SuperG di Crans Montana, 48° podio per il velocista azzurro, dietro gli svizzeri Marco Odermatt (vittoria numero 45) e Alexis Monney. Anche Paris veniva da un periodo difficile, con la delusione principale sulla Stelvio di Bormio, la sua casa tecnica. Ai mondiali il quarto posto poteva anche diventare una mazzata, e invece Domme ha dimostrato di saper tenere duro. Quinto posto per l’altro azzurro Mattia Casse, dodicesimo il quarantenne Christof Innerhofer. Nel prossimo weekend la coppa del mondo maschile andrà in Slovenia per gigante e speciale di Kranjska Gora, le ragazze in Norvegia, a Kvitfjell, con due discese e un superG a partire da venerdì.
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