Bolelli-Vavassori, trionfo al quadrato. Doppio azzurro padrone a Rotterdam

Secondo titolo dell’anno per i nostri, battuti Gille-Zielinski. Bronzetti cede a Potapova in finale a Cluj

di PAOLO GRILLI
10 febbraio 2025
Simone Bolelli, 39 anni, e Andrea Vavassori, 29 (Instagram _federtennis)

Simone Bolelli, 39 anni, e Andrea Vavassori, 29 (Instagram _federtennis)

Mattia Bellucci è la nuova, elettrizzante novità dell’Italtennis, con la semifinale a Rotterdam raggiunta grazie a estro e a una nuova illuminata mentalità in campo. Simone Bolelli e Andrea Vavassori sono invece già una certezza, e in Olanda rimediano stupendamente col loro trionfo in doppio a quel titolo che il lombardo aveva mancato di poco in singolare (il titolo è andato ieri a Carlos Alcaraz, che ha piegato Alex De Minaur 6-4, 3-6, 6-2 e ha conquistato il suo primo ’indoor’).

La nostra coppia è probabilmente la migliore al mondo, in questo momento, sul cemento. Ieri, in finale, Simone e ’Wave’ hanno avuto la meglio sul belga Sander Gille e il polacco Jan Zielinski col punteggio di 2-6, 6-4, 10-6. E’ il secondo titolo per loro in questo 2025, doppo quello di Adelaide, e la statistica ’monstre’ che i nostri possono vantare è quella relativa ai tie-break: hanno infatti vinto quindici degli ultimi sedici giochi decisivi. Siamo poi a tredici vittorie su quattordici gare quest’anno, e l’unica andata male è stata la finale degli Australian Open contro Heliovaara/Patten.

Da sottolineare che gli sconfitti avevano prevalso su Arevalo/Pavic, la coppia regina del ranking. Per Bolelli e Vavassori è il quinto titolo in un anno (su otto finali disputate), il terzo Atp 500 dopo Halle e Pechino. Una serie aperta il 18 febbraio 2024 sulla terra rossa di Buenos Aires, in Argentina. In mezzo anche tre finali Slam e le Atp Finals.

Ieri è stata una domenica di meritati riflettori per noi al femminile, ma la finale di Cluj (torneo Wta 250) non ha arriso alla riminese Lucia Bronzetti, numero 72 del ranking, che ha così mancato il suo secondo titolo nel massimo circuito. La russa Anastasija Potapova, numero 32 che ha vinto la sua quinta sfida su cinque contro la romagnola.

Lucia ha iniziato alla grande, con una profondità e una varietà di colpi che hanno mandato in confusione la russa. Poi però è emersa soprattutto la maggiore solidità al servizio di quest’ultima, che ha fatto sua la finale col punteggio di 4-6 6-1 6-2. Bronzetti però sa di essere salita di livello (non si batte per caso Azarenka in un Major, né la Billie Jean King Cup da esordiente), e i limiti si spostano sempre più in là.

E’ pronta poi a riprendere la sua cavalcata da re Jannik Sinner. Il numero uno al mondo si ripresenterà in campo all’Atp 500 di Doha, tra una settimana. Qui incrocerà sul cemento non solo Alcaraz, ma anche Djokovic e Medvedev. La stagione sulla terra avrà Jannik protagonista a Montecarlo, casa sua, dal 5 aprile: un torneo ’1000’ che l’azzurro non ha mai vinto. La speranza di tutti è chiaramente che poi Sinner si presenti agli Internazionali di Roma da trionfatore.

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