Davis, c’è Sinner sul trono di Nole. Battuto due volte il numero uno: "Noi ci abbiamo sempre creduto». Ultimo ostacolo: l’Australia in finale

Jannik sconfigge Djokovic prima in singolare (annullando 3 match point) e poi in doppio con Sonego. Oggi in campo alle 16. La gioia di capitan Volandri: "Siamo venuti per vincere, manca ancora qualcosa". .

di GABRIELE TASSI
26 novembre 2023

Battuto due volte il numero uno: "Noi ci abbiamo sempre creduto". Ultimo ostacolo: l’Australia in finale

A un passo dal baratro il campione tocca il fondo poi risale. Così Sinner tira fuori il meglio di sé e batte il Robot-Nole con tre match point nella faretra. Un giro sull’ottovolante ieri la semifinale di Davis vinta contro la Serbia, "goduta, sofferta, sudata" l’ha definita davanti alle telecamere Rai, uno che di Davis (vinte) se ne intende, Panatta. E se l’eroe dell’unica Insalatiera alzata nel 1976 pare avesse pure lui la fronte imperlata per l’emozione, il beniamo di giornata è ancora una volta Jannik Sinner che sconfigge nell’arco di un pomeriggio il numero uno al mondo per due volte di fila, la terza in meno di 2 settimane e ci regala la finale (che mancava dal ’98) con l’Australia. Il trucco? "Ci abbiamo creduto e questo ha fatto la differenza", dice l’azzurro.

A fargli da scudiero c’è Lorenzo Sonego, il quale, timidamente dice: "Ha fatto tutto lui (sinner, ndr)", E Sinner: "Lorenzo mi ha aiutato a tenere l’energia alta". Lo zampino del torinese c’è eccome nel doppio che tutto decide. A rete è un rapace, a fondo è un martello: assieme a Sinner battono i serbi come il fabbro con l’incudine 63-64. Sorrisi e coraggio, sintomo di una coppia ben rodata, ma che il ’collaudo’ praticamente non l’ha fatto. Ma alla fine, la Nazionale, come dice Volandri, "è una famiglia".

Impresa ancora di più perché iniziata in salita. Viene scelto Musetti (al posto di Arnaldi) per il primo singolare. Contro Kecmanovic ci ha già vinto due volte, e il tennis solido del serbo pare attaccabile dalle variazioni del braccio d’oro di Carrara. Ma il talento non basta: il toscano strappa a fatica il primo set, ma spreca energie. Un problemino alla gamba ci mette del suo, in più Kecmanovic non ha pietà. Sarà 676261 e uno a zero per la Serbia. A questo punto ci si immagina un Djokovic sulle ali dell’entusiasmo, ma invece il numero 1 del mondo si fa ancora sorprendere (come ai gironi delle Finals) da un Sinner impeccabile, che gli rifila un 62. Capovolgimento di fronte nel secondo parziale: stesso punteggio, ma per Nole. Terzo set, qui si vede il campione dal 5-4 Nole si barrica dietro la linea di fondo e si guadagna tre match point. Jannik li annulla e poi succede l’incredibile: l’altoatesino domina la partita fino alla fine: strappa il servizio a Nole e vince.

Ora rotta a tutta forza per la Coppa (diretta tv su Rai 2 e Sky oggi dalle 16). Arnaldi dovrebbe partire con Popyrin, poi Sinner con De Minaur. L’eventuale doppio ancora Sinner-Sonego opposti agli specialisti Purcell-Ebden. "Siamo venuti per cercare di vincerla, non siamo lontani, ma ancora manca qualcosa - dice Volandri –. Devo ringraziare i ragazzi, il pubblico, la gente a casa. Adesso dobbiamo festeggiare poco e cercare di recuperare per domani". A letto presto e forza Italia.

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