Flavia Pennetta: “Sinner è carico, può decollare. Roma e Parigi sono alla portata”

L’ex campionessa, ora volto di Sky, aspetta le eredi: “Altre ragazze arriveranno dopo Jasmine Paolini”

di PAOLO GRILLI
8 maggio 2025
Flavia Pennetta, ex campionessa di tennis e ora volto di Sky

Flavia Pennetta, ex campionessa di tennis e ora volto di Sky

Roma, 8 maggio 2025 – Vincitrice di uno Slam, e già per questo leggenda. Bandiera del nostro tennis e ora opinionista di Sky Sport. Flavia Pennetta come pochi altri può fare le carte a questi Internazionali d’Italia.

Tutti aspettano Sinner. Ma non si può pensare che i tre mesi di stop gli abbiano creato un po’ di ruggine?

"Ruggine no, gli servirà solo qualche partita per il ’rodaggio’. Ben diverso è tornare in campo dopo una lesione, un infortunio. È in questo caso che hai mille pensieri e insicurezze. Credo che invece Jannik possa tornare fresco di testa e soprattutto carico, con gli avversari che magari sono un po’ più affaticati".

Sulla terra rossa ha vinto però un solo torneo in carriera, a Umago nel 2022.

"Penso che possa fare il grande salto anche su questa superficie. Qui a Roma, come a Parigi. Stiamo parlando di Sinner, come può non essere competitivo?".

Questa sembra la sua era. Quella di Djokovic è tramontata?

"Credo che Djokovic rimanga molto competitivo, con stimoli molto forti ancora a sostenerlo. Ma certamente la sua era sta andando verso la fine. Non so se sia questa la sua ultima stagione, o la prossima. Ma nessuno è Superman".

Al femminile molte aspettative sono su Jasmine Paolini.

"Ha cambiato tecnico da poco, e questo richiede un po’ di tempo per capire, per fare funzionare i nuovi assetti. C’è da trovare la sintonia. Credo che lei abbia fatto una buona scelta con Marc Lopez come nuovo coach. Lo conosco, è un ex giocatore che capisce molto bene le dinamiche di questo sport, è anche molto piacevole come persona. Penso che Jasmine avesse bisogno di sentire una voce nuova diversa da quella di Renzo (Furlan, ndr). Dopo tanti anni che stai con un allenatore, è come se diventasse una relazione ’di coppia’, arrivi a non percepire più quello che ti viene detto. E sono stati entrambi molto maturi a fare questa scelta: pensata e ragionata, anche perché sono cresciuti insieme, uno come tecnico e l’altra come giocatrice".

L’Italtennis femminile ha vinto la King Cup, il massimo a livello di squadra, ma nel ranking e nei tornei c’è molta distanza fra Paolini e le altre.

"Le ragazze comunque contribuiscono a questo momento incredibile del nostro tennis, anche se nel ranking Jasmine è più avanti delle altre. Succedeva in passato che le femmine avessero più successo dei maschi e viceversa, in maniera quindi altalenante. Sono convinta che anche le altre azzurre pian piano arriveranno".

Che emozione dà giocare a Roma?

"Gli Internazionali sono tutto per un tennista italiano. Se mi avessero chiesto da bambina quali tornei volessi vincere da grande, avrei risposto uno Slam e Roma. Io venivo qui con i miei genitori, ma tutti i giocatori hanno sempre visto questo torneo come quello dei desideri. Io ce l’ho fatta in doppio nel 2010, in singolare certi anni ho anche giocato bene, ma sono uscita ai quarti con Hingis e Williams".

Flavia Pennetta ha cambiato dimensione: da campionessa a madre e commentatrice.

"È bellissimo. E poi si scoprono cose nuove al di fuori della tua vita da tennista, quella che ti coinvolgeva completamente. Certo mi manca giocare, ma il tempo a disposizione è poco".

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