ITF Reggio Emilia: Compagnucci trionfa nel doppio, sfuma il singolare per gli azzurri

Compagnucci e Kivattsev vincono il doppio all'ITF Reggio Emilia. Edmund e Molcan in finale nel singolare.

di ANDREA PONGETTI
21 maggio 2025
Tommaso Compagnucci, a sinistra, con il trofeo vinto

Tommaso Compagnucci, a sinistra, con il trofeo vinto

Soddisfazione a metà per i colori italiani all’ITF di Reggio Emilia, torneo dotato di un montepremi di 30.000 dollari. Se nel singolare il titolo sfugge ancora agli azzurri - con la finale che vedrà Kyle Edmund sfidare Alex Molcan dopo le vittorie su Filippo Speziali e Federico Iannaccone - nel doppio arriva una bella vittoria tricolore. Protagonista il maceratese Tommaso Compagnucci, tesserato per l’ATM Macerata, che in coppia con il russo Kirill Kivattsev (ormai padovano d’adozione), si è aggiudicato il titolo del doppio superando il duo Alexander Binda (RUS)/Amir Omarkhanov (KAZ) con il punteggio di 6-4 7-5. "Settimana molto positiva perché è stata la prima dell’anno in cui non ho avuto dolori - spiega un soddisfatto Compagnucci - È stata la prima settimana dell’anno in cui non ho dovuto prendere antidolorifici per riuscire a giocare. Quest’anno sono stato un po’ acciaccato, quindi sono molto contento". Una vittoria importante per il giocatore dell’ATM, che conferma il suo buon momento di forma sui campi in terra rossa. Il tennista maceratese ha saputo costruire un’intesa vincente con Kivattsev, dimostrando solidità nei momenti decisivi dell’incontro. "Al di là del risultato, ho anche giocato abbastanza bene e mi sento sempre meglio - aggiunge il maceratese - Peccato solo la partita dei quarti di singolo, che è stata sicuramente la giornata in cui ho giocato peggio rispetto a tutta la settimana. Proprio a livello di tennis facevo un po’ fatica quel giorno". Nonostante la delusione per l’eliminazione nei quarti di finale del singolare, Compagnucci guarda con ottimismo a questa esperienza: "Sono più che contento per come è andata la settimana, per essere riuscito a giocare tanto, a stare in campo senza dolori".

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