Jannik Sinner incontra Papa Leone XIV prima dei quarti agli Internazionali d'Italia
Jannik Sinner, dopo l'incontro con Papa Leone XIV, sfida Casper Ruud nei quarti degli Internazionali d'Italia.

Jannik Sinner ieri in tribuna all’Olimpico fra Stefano Domenicali e Brunello Cucinelli
Nel giorno di agognato relax dopo le prime grandi fatiche a Roma, Jannik Sinner ha incontrato ieri mattina Papa Leone XIV in Vaticano: impegni che non possono non riguardare i grandi, a maggior regione se accomunati da un’immensa passione per il tennis. "Un onore immenso", ha poi sintetizzato sui social il numero uno al mondo con la sua consueta attitudine a condensare il significato di quello che gli succede.
Ma oggi dopo le 19 Jannik è chiamato a un nuovo impegno sul campo. Ai quarti degli Internazionali d’Italia ecco Casper Ruud nei quarti. Rotto il ghiaccio con Navone dopo la squalifica, alzati i giri con De Jong, testati i ritmi infernali della terra rossa con Cerundolo, è ben difficile pensare che il re del ranking voglia fermarsi qui.
Il norvegese è osso duro, come dimostra la vittoria nel Masters 1000 di Madrid e le due finali raggiunte al Roland Garros nel 2022 e 2023. A Roma poi era già arrivato altre due volte in semifinale. E’ un regolarista, un coriaceo con pochi effetti speciali capace di martellare con il suo ritmo. Impressionante la sua solidità nei colpi di difesa. Ha vinto dodici dei suoi tredici titoli sulla terra rossa, e su questa superficie è il giocatore con più vittorie nel circuito dal 2020. Vero è che pre-stop, non c’era partita tra i due. Nei tre precedenti tutti sul veloce (due volte a Vienna, e nelle ultime Atp Finals) ha sempre prevalso il nostro senza mai cedere un set. Giusto una volta, nel primo confronto nel 2020, Sinner ha avuto bisogno del tie-break, ma poi non ha mai lasciato allo scandinavo più tre game a set.
Proprio a Roma, Ruud è stato il compagno di allenamento dell’asso di Sesto, che nel set di prova aveva prevalso 7-6. Non c’è quindi ragione di credere che Jannik parta così sfavorito: anche con Cerundolo, terraiolo certificato, ha avuto momenti di flessione sapendo però sempre come riemergere ("Ho saputo alzare il livello", ha poi detto sfoderando un sorriso). La risposta sta crescendo, i vincenti non sono ancora così frequenti ma sono già calati gli errori gratuiti. Nell’ipotetica semifinale, per l’azzurro, ci sarebbe il vincente di Hurkacz-Paul.
Insegue un sogno grande come Roma anche Jasmine Paolini (n. 5 Wta), attesa alle 15 dalla semifinale con Peyton Stearns (n. 42), stellina Usa in rampa di lancio capace di eliminare ai quarti Svitolina 6-2 4-6 7-6(4), approdando già virtualmente in top 30. Ha vinto gli ultimi tre incontri al tie-break del terzo set: un record. Jas, nei quarti con Shnaider, ha saputo molto in fretta ricordarsi chi è riemergendo da una situazione quasi compromessa. Il tabù Internazionali che la riguardava nel singolare è stato rotto, e il grande traguardo compare all’orizzonte. Il passaggio a coach Lopez non sembra aver scombinato le certezze della toscana, anzi. L’altra semifinale sarà Gauff-Zheng. La cinese ottava del ranking ha eliminato a sorpresa la numero uno Aryna Sabalenka 6-4, 6-3.
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