Jannik Sinner trionfa a Roma: il ritorno del campione agli Internazionali

Sinner vince contro Navone e si prepara per l'esame De Jong agli Internazionali di Roma. Nuove sfide all'orizzonte.

di PAOLO GRILLI
12 maggio 2025
Jannik Sinner, 23 anni, ha vinto le ultime ventidue partite giocate in tornei Atp

Jannik Sinner, 23 anni, ha vinto le ultime ventidue partite giocate in tornei Atp

Il ghiaccio è rotto e il grande palcoscenico di Roma è pronto a ospitare senza più remore il Sinner 2.0. Sì, sabato Jannik ha fugato i dubbi sulle sue reali condizioni dopo lo stop di tre mesi vincendo contro Navone, e rilanciando già se stesso sul piano fisico e tattico.

Non è segreto che la grandezza del numero uno del mondo abbia come pilastro un continuo miglioramento di ogni parametro della sua prestazione, e su Centrale già si sono visti gli spunti che segneranno questa sua nuova parte di carriera.

In primo luogo, l’altoatesino durante la sosta forzata ha potuto corroborare la sua muscolatura. Si parla di un paio di chili in più sulla bilancia rispetto allo standard del suo ultimo anno in campo. Un irrobustimento che i più attenti hanno notato soprattutto a livello del busto e delle spalle, utile a innalzare la sua potenza al servizio, ma anche nei colpi di chiusura negli scambi. E’ ben immaginabile cosa possa produrre questo aumento di forza in un atleta che ha nella incredibile e innata velocità di uscita della palla uno dei maggiori vantaggi sugli avversari.

Sul piano del gioco, poi, Jannik ha avuto modo di testarsi adeguatamente essendo Navone un regolarista di peso sulla terra. Il re del ranking lo ha sfidato sullo scambio, prevalendo nella maggior parte dei casi, ma pure accettando l’errore nelle accelerazioni. Sì è visto un Sinner costantemente in cerca dell’iniziativa: più volte è stato il dritto a mancare di precisione, ma la strada è tracciata. I gratuiti concessi sono stati,a ben vedere, passaggi obbligati per ritrovarsi e definire subito il proprio livello. Il servizio è andato bene, del resto è il fondamentale più allenabile anche senza avere sparring partner. Un velo di ruggine è parso sussistere ancora in risposta. Ma è prevedibile che le partite ora lo dissolvano in fretta.

Oggi agli Internazionali c’è l’esame De Jong per Jannik (sul Centrale non prima delle 15). L’unico precedente risale all’Australian Open del 2024, il primo Slam vinto dal nostro: fu triplice 6-2 per lui. E francamente non si intravedono motivi di preoccupazione, pensando già a un passaggio agli ottavi che presumibilmente vedrà poi l’asso di Sesto affrontare l’argentino Cerundolo, osso ben più duro col quale si è allenato al Foro Italico. I precedenti dicono 2-2, e fu il sudamericano a eliminare Sinner a Roma due anni fa.

Ieri Jannik si è allenato sul campo 5 con il boliviano Dellien, esperto terraiolo ed ex enfant prodige. Tutt’intorno, l’ormai solito e irrefrenabile entusiasmo dei tifosi che hanno ritrovato il proprio re. "Grazie per ieri", ha postato lui sui social. Con tanto di speciale emoticon condivisa con gli amici Antonio Giovinazzi (ancora vincente nel Wec con la Ferrari) e Giulio Ciccone (in gran forma al Giro d’Italia). L’impatto emotivo del rientro era forse quello che metteva più dubbi nell’animo del fuoriclasse. Superato questo, tutto sembra allinearsi verso nuove imprese.

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