Primucci trascina Ancona: "In B1 grazie alla squadra"
Leonardo, classe 2003, talento del club dorico, vincitore degli assoluti regionali. Protagonista della promozione: "Nei tornei decisivi sono arrivato in fondo".

Leonardo Primucci, trascinatore del Club tennis Ancona
Leonardo Primucci, classe 2003, talento del Tennis Club Ancona, vincitore degli ultimi campionati assoluti regionali e tra i protagonisti della storica promozione del circolo dorico in B1, ha vissuto un 2024 fatto di alti e bassi con risultati importanti ma anche momenti difficili segnati da non poca sfortuna.
Il Carlino ha incontrato il giovane tennista. La scorsa stagione è stata molta intensa, che giudizio darebbe?
"Il 2024 è stato impegnativo perché è stato concentrato principalmente in 4-5 mesi. All’inizio dell’anno mi sono fatto male al polso sinistro, che è la mia mano dominante, quindi sono rimasto fuori dal campo per due mesi e mezzo, da inizio febbraio fino ad aprile. Ho ripreso a giocare la settimana prima della Serie B2, non ero sicuramente in forma alla luce dello stop precedente. Ho perso tutti i singoli, tranne uno, e non ho vinto nei doppi. Nonostante ciò, siamo passati in B1, grazie al senso di unità, essendo tutti ragazzi del circolo".
Quali sono stati i momenti più esaltanti e quali i più difficili da affrontare?
"Dopo la Serie B sono partito con le prove open verso giugno, ho fatto un paio di tornei. Al terzo ho subito sentito la differenza, perché ho iniziato a vincere match e da lì è stato tutto in discesa, perché nei tornei successivi sono sempre arrivato in fondo. Nel giro di un paio di mesi sono passato dalla categoria 2.3 alla 2.1 e a settembre ho vinto quattro tornei di fila. Era sicuramente il mio miglior momento e mi sentivo a mio agio in campo. Il miglioramento che ho fatto è stato oltre che tecnico anche mentale, perché sono sempre stato un giocatore abbastanza fumantino in campo e migliorare da questo punto di vista mi ha dato sicuramente una mano. Dopo, ad ottobre, sono andato a Monastir a fare i primi tornei professionistici ma ho avuto un nuovo infortunio".
Cosa ha pensato in quel momento?
"Ho avuto sempre questi problemi nel corso della mia vita. Anche quando ero piccolo mi sono sempre fatto male, il più grave che mi viene in mente è stato alla schiena a 14 anni. Mi ha tenuto fuori dal campo per due anni, quindi a 16 ho ripreso. Bisogna sempre cercare di conviverci perché per venire fuori da un infortunio non devi pensare a quello che è successo o non ne esci più".
Progetti e obiettivi per il 2025?
"Riprenderò un po’ di preparazione, farò qualche torneo per ritrovare la forma e poi partirò con gli open da 15.000-25.000 dollari. Per il 2025 spero di raggiungere almeno le prime 1.000 posizioni del ranking mondiale e poi per il prossimo anno speriamo di fare ancora meglio".
Andrea Pongetti
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