Musetti: “Sinner? Rivalità sana. Sto migliorando, ma sono ancora lontano dall’obbiettivo"

Lorenzo Musetti è tra le carte principali italiane al Roland Garros. Smaltito il primo turno con Ymer l’azzurro guarda con fiducia al futuri: ma c’è ancora lavoro da fare

di MANUEL MINGUZZI -
29 maggio 2023
Lorenzo Musetti

Lorenzo Musetti

Bologna, 29 maggio 2023 - Non è tra i principali favoriti ma la terra rossa gli piace e questa è la sua posizione di stagione preferita. Lorenzo Musetti parte un gradino sotto i vari Medvedev, Rune, Djokovic e Alcaraz, anche Sinner può essere inserito in questa ristretta lista, ma sulla terra battuta resta un osso duro da battere. Il tennista azzurro ha parlato di questo e della sua crescita, che è tangibile, ma l’obiettivo finale, probabilmente vincere slam, è ancora lontano. Serve maggior continuità, crescita continua e costante considerando che gli avversari, giovani e di qualità, stanno esprimendo livelli di tennis impressionante. Musetti ne ha parlato in una intervista a Lorenzo Cazzaniga su Tennis Magazine Italia.

Musetti: “Miglioro, ma c’è ancora lavoro da fare”

Musetti sogna uno slam, sogna di inserirsi ai vertici del tennis mondiale che sta andando incontro, in maniera definitiva, Djokovic a parte, ad un ricambio generazionale importante. C’è una crescita di Lorenzo tangibile, ma ancora tanto lavoro da fare per fissarsi stabilmente tra i migliori. Questo il pensiero di Lorenzo che sogna in un Roland Garros che lo ha visto prevalere al primo turno contro lo svedese Ymer: “Sono in fase di sviluppo, mi sento migliorato ed è il quarto anno sul circuito - le sue parole - Diciamo che le cose si imparano con esperienza e cercando di dare sempre il massimo, ma sono ancora lontano dal mio obiettivo”. Musetti vuole stabilmente diventare un giocatore da top 5 e con la possibilità di giocarsi tornei importanti, partendo proprio dagli slam. E la terra rossa per ora è la sua superficie preferita: “Devo sicuramente essere paziente per costruirmi un futuro - la maturità di Lorenzo - Ma sogno e penso in grande e sul rosso credo di avere un livello importante. Sono uno duro da battere a Parigi ma devo anche trovare maggiore consapevolezza e maturità”. Musetti arriva in Francia con una stagione altalenante, c’è stato un momento di difficoltà iniziale da cui è stato bravo a uscire e ora può essere una mina vagante sui campi del Roland Garros: “La prima parte di 2023 non è andata come speravo, ma ne sono uscito e ora c’è la parte di stagione che preferisco di più. Sulla terra finora le cose sono andate bene e a Parigi punto ad andare molto avanti”. Le difficoltà per un tennista sono all’ordine del giorno, perché è uno sport in cui il primo avversario non è dall’altra parte della rete ma dentro di sé, con tutte le problematiche che una vita può porre. Musetti si conferma maturato anche da questo punto di vista: “Essere in fiducia su un campo significa stare bene in tutti i settori della vita, soprattutto per i ragazzi più emotivi come me - le parole di Lorenzo - Vivo le emozioni quotidianamente e a volte è difficile digerire certe situazioni. Dobbiamo lavorarci ma credo di essere bravo a farmi scivolare le cose addosso”. E allora l’obiettivo di Lorenzo, come detto, è stabilirsi in quel circolo di potenziali vincitori, assieme a quel Jannik Sinner suo grande amico ma anche suo grande rivale: “Ci sono tre grandi prospetti come Rune, Sinner e Alcaraz, ma non mi sento così lontano. Serve pazienza. Rivalità con Jannik? E’ sana, siamo ovviamente grandi agonisti in campo ma ho grande stima di lui ed è un amico. Gli auguro il meglio, sperando che anche in Coppa Davis l’Italia possa togliersi grandi soddisfazioni”. Ora il secondo turno al Roland Garros nella giornata di mercoledì contro il russo Aleksandr Shevchenko, numero 87 delle classifiche mondiali che al primo turno ha sconfitto in quattro set il tedesco Otte. Leggi anche - Internazionali, bene il lato economico ma flop sportivo  

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