Sinner, gioia e tremori

Malessere poi vittoria. Sonego, che impresa:. i suoi primi quarti Slam. .

di GABRIELE TASSI
21 gennaio 2025
Jannik Sinner, 23 anni, nel riquadro l’intervento del medico dopo il malessere. Sotto il torinese Lorenzo Sonego, 28 anni

Jannik Sinner, 23 anni, nel riquadro l’intervento del medico dopo il malessere. Sotto il torinese Lorenzo Sonego, 28 anni

Si sbianca il volto, le mani tremano. La testa finisce fra le pieghe dell’asciugamani mentre Jannik sembra piombare nell’incubo di un malessere a metà partita. In Australia riaffiorano i brutti ricordi di Wimbledon, e di una delle pochissime partite perse da Sinner nel 2024, ai quarti contro Daniil Medvedev. Ma poi spariscono in undici minuti di orologio. Tanto basta all’azzurro – che si prende una lunga pausa negli spogliatoi – per riprendere in mano il match contro Rune e battere il danese in quattro set (6-3, 3-6, 6-3, 6-2) mentre, pochi campi più in là, anche Lorenzo Sonego fa saltare sulla sedia l’Italia, centrando i suoi primi quarti di finale Slam (battuto Tien 6-3, 6-2, 3-6, 6-1).

Ma sono momenti di grande preoccupazione quando Sinner inizia ad accusare, nel pieno del terzo set, nausea e fiatone. In più ecco quel tremore alle mani mentre solleva la borraccia: qualcosa già visto qualche mese fa nei cambi campo di Djokovic. Segnali che – secondo gli esperti – potrebbero essere anche riconducibili a forti stati d’ansia.

Sono soprattutto segni di una giornata iniziata male e proseguita peggio, con il numero unno sulle gambe e una partita da chiudere contro il danese ritrovato. Match quindi difficile, con un picchiatore senza remore da arginare: "Non mi sentivo molto bene oggi, nessun infortunio ma una sensazione di malessere generale – ha detto Jannik –. Avevo dormito tantissimo stanotte, e non avessi messo la sveglia avrei continuato a farlo; ma quando mi sono svegliato non mi sentivo bene. Non voglio entrare nei dettagli di quello che ho avuto". L’azzurro racconta di aver fatto ricorso al medico prima di giocare, di aver cambiato la solita routine pre-match proprio perché non si sentiva bene: "Ho cercato di mettere tutte le energie possibili in questa partita – spiega –, ho cercato di gestire e superare le difficoltà. Per fortuna ci sono riuscito". Segno che qualcosa c’è stato a turbare il gioco del numero uno al mondo, che ha potuto sfruttare pure una ventina di minuti di stop quando il gancio della rete è collassato dopo un suo servizio: "Mi ha aiutato".

L’accaduto è avvolto di un piccolo giallo. Perché a Wimbledon si parlò di virus, in Australia la colpa se la prendono il caldo e un possibile "calo di pressione" poi recuperato grazie a "un po’ di acqua fresca sulla testa" nel medical timeout, come racconta lo stesso numero uno al mondo. Pausa con aggiunta di pepe post-match da parte di Rune. Il danese si fa trattare anche lui verso il finale e poi in conferenza stampa dice: "E’ giusto che si sia fatto controllare, ma penso ci sia voluto più tempo del dovuto in un momento in cui avevo slancio (è capitato sul 2-1 Sinner nel terzo set). Poi è tornato e stava bene, quindi non so cosa gli abbiano fatto".

Sta di fatto che da lì la partita dell’azzurro torna a decollare: centrato l’obiettivo dei quarti di finale, raggiunti per la quindicesima volta di fila (solo i big 3 ci erano riusciti, fino a ieri) i decimi a livello Slam, pari con Pietrangeli. Nel mirino – ai quarti di finale – ora c’è una vecchia conoscenza, Alex De Minaur, agnello sacrificale per antonomasia contro Jannik. Il padrone di casa non ha mai battuto il 23enne altoatesino nei 9 scontri diretti: solo nel 2024 è stato messo ko per tre volte. C’è che la strada di Sinner dai primi turni alla finale è sempre quella del favorito con le quote rasoterra. Unica incognita, unico dubbio: il fisico del campione. La speranza è che quella di ieri sia stata una defaiance passeggera nel torrido pomeriggio australiano.

E l’azzurro dei campi di Melbourne fa sognare una semifinale tutta italiana. Ieri Lorenzo Sonego ha firmato l’impresa ’quarti’ dopo 26 tentativi Slam. La prossima sfida, sempre mercoledì, è Ben Shelton: "Proverò a vendicare Lorenzo (Musetti, ndr) eliminato proprio dall’americano mancino". Dovessero lui e Jannik passare il turno c’è la prospettiva di un derby casalingo che vale un’inestimabile pagina di storia per l’Italtennis.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su