Malagò, Italia garantisce infrastrutture all'estero
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, conferma che c'è grande fame d'Italia nel mondo. Però, per organizzare grandi eventi sportivi, dobbiamo dare garanzie infrastrutturali, cosa che da decenni abbiamo fallito. Malagò sottolinea che i ministri devono modificare le norme. Dato "sconvolgente": dal dopo guerra a oggi, lo Stato non ha fatto una sola opera pubblica sportiva.

Malagò, 'Italia dia garanzie infrastrutturali all'estero'
"C'è grande fame d'Italia nel mondo, confermo dal mio osservatorio quanto detto dal presidente Meloni: tutti all'estero ci vogliono riconoscere la possibilità di organizzare grandi eventi sportivi, ma noi dobbiamo dare garanzie infrastrutturali, e su questo da decenni abbiamo fallito". Così Giovanni Malagò, presidente del Coni, durante il primo Forum internazionale del turismo a Baveno. "Gli impianti sportivi, a differenza di quelli civili, sono condizionati a un timing, un giorno preciso in cui devono essere pronti: se non lo rispetti, non sei più competitivo per le tue potenzialità", aggiunge Malagò. "I ministri di Sport e Turismo e tutto il Governo devono modificare gli aspetti normativi e amministrativi che regolano il settore infrastrutturale". Malagò dà poi un dato che definisce "sconvolgente". "Tolte le Olimpiadi invernali del '56 e del 2006, le Olimpiadi del '60 e i Mondiali di calcio del '90, lo Stato dal dopo guerra a oggi non ha fatto una sola opera pubblica sportiva".
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