Scarpa vincitrice della maratona, polemiche in corso

Il nuovo modello di scarpa da 500 dollari di Adidas, destinato a finire nelle discariche dopo una sola maratona, ha sollevato polemiche tra i difensori dell'ambiente e gli sportivi. La concorrenza con Nike ha portato a nuovi modelli "usa e getta" che offrono un vantaggio sleale.

di Redazione Sport
7 novembre 2023

Polemiche sulla scarpa che ha vinto la maratona

Una scarpa da 500 dollari ha dato una spinta al vincitore della Maratona di New York. Tuttavia, l'affermazione del campione etiope Tamirat Tola, accompagnata dal record, ha suscitato polemiche poiché il nuovo modello 'peso piuma' di Adidas non è solo tra i più costosi sul mercato: è anche un prodotto 'usa e getta', destinato a finire nei rifiuti una volta terminata la 'corsa più bella del mondo'. Pesando solo 138 grammi, le Adizero Adios Pro Evo 1 a fibra di carbonio sono le scarpe più leggere prodotte dal colosso tedesco, già al centro di controversie grazie alla sua collaborazione con il rapper-stilista Kanye West. Adidas ha finora messo sul mercato solo 521 paia, destinate agli atleti in grado di correre una maratona in meno di 3 ore e 30 minuti. Alcuni di loro hanno ammesso che la leggerezza della scarpa ha fatto la differenza: la campionessa etiope Tigst Assefa ha battuto di due secondi il record femminile precedente lo scorso settembre a Berlino. Se e quando un maratoneta riuscirà a sfondare il muro delle due ore, sarà indossando una di queste superscarpe ipertecnologiche, frutto della concorrenza tra Adidas e Nike: finora il golden standard apparteneva agli americani con la linea Vaporfly lanciata nel 2017 e in grado di migliorare del 4% le performance, ma a un prezzo più contenuto di 250 dollari. Non sono però solo i costi che hanno reso le nuove Adidas controverse: la breve vita delle Evo 1 (le Vaporfly, che pesano 60 grammi di più, possono essere usate in almeno quattro gare) ha sollevato preoccupazioni non solo tra i difensori dell'ambiente, ma anche tra gli stessi sportivi. "Se sono buone per una sola maratona, chi può garantire che non cominceranno a deteriorarsi durante la gara?", ha obiettato Geoff Burns, fisiologo dell'Università del Michigan che studia la biomeccanica della corsa. Inoltre, c'è chi ha parlato di un vantaggio sleale simile a quello offerto dai costumi da bagno high tech Lzr Racer realizzati da Speedo e dalla Nasa in vista dei Giochi di Pechino 2008: regalarono, nel primo mese dal lancio, 13 record mondiali agli atleti che li indossavano, più decine e decine di medaglie olimpiche, ma dopo appena un anno furono messi al bando.

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