Wta Finals: Sabalenka e Rybakina contestano il campo
La n.1 molto dura 'nessun rispetto',organizzatori non raccolgono
Dalle Wta Finals di Cancun, in Messico, le migliori otto del mondo mandano segnali verbali - oltre che tecnici, come prestazioni -, tutti negativi sull'organizzazione del torneo di fine stagione che dovrebbe rappresentare il top del circuito, la passerella ideale che esalta ulteriormente le campionesse, così come accade in parallelo con le Atp Finals di Torino. "Una nuova frontiera della mancanza di rispetto" ha denunciato invece la numero 1 del mondo, Aryna Sabalenka, che contesta le condizioni del campo di gioco e aggiunge: "Sono molto felice di essere in Messico, sono solo arrabbiata con la Wta e con questa situazione". La bielorussa, finalista dell'ultima edizione delle Finals a Fort Worth, dopo il primo turno contro Sakkari, ha sparato ad alzo zero via Instagram: "È un altro livello di mancanza di rispetto da parte della Wta nei confronti delle giocatrici, perché a volte non ci sentiamo nemmeno sicure di muoverci su questo campo. Mi pare addirittura rischioso giocarci: i rimbalzi non sono per nulla costanti e ci hanno consentito di provarlo per la prima volta soltanto 12 ore prima dell'esordio e per appena 45 minuti. Non è accettabile quando c'è così tanto in gioco: come me la pensano tutte le altre giocatrici e non è certo questo che mi aspetto dalle Wta Finals". Poi ha anche ironizzato: "Voglio dire grazie, grazie, per questa sfida che sto affrontando in questo momento per imparare ad adattarmi rapidamente alle condizioni. E sono davvero felice di essere in grado di ignorare tutto e di fare il possibile per vincere, vincere ogni punto che gioco". Roventi anche le parole della n.4 del mondo, Elena Rybakina, e della n.6, la ceca Marketa Vondrousova: "Questo campo non va bene. Di certo non per le migliori otto al mondo", ha affermato la prima. "Le mie prime Wta Finals non sono affatto quello che immaginavo - le parole della ceca -. Lavoriamo duro per arrivare qui e alla fine è una grande delusione". La Wta non ha raccolto e ha risposto in un comunicato affermando che tanto la superficie quanto l'Estadio Paradisus che ospita le gare rispettano "i nostri rigorosi standard di prestazioni".
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