Davi Tenorio: la promessa della Lube nella SuperLega 2024-2025
Il giovane centrale brasiliano racconta la sua esperienza nella Lube e le sfide della SuperLega italiana.

Il centrale Davi Tenorio ha 19 anni ed è alto 213 cm, è alla prima stagione alla Lube che lo ha preso dagli spagnoli del Soria
Davi Tenorio è stato l’emblema della linea verde intrapresa dalla Lube per la stagione 2024-2025. In una squadra profondamente ringiovanita, è stato inserito pure questo spilungone di 213 centimetri -il più alto in organico- acquistato dagli spagnoli del Soria a soli 19 anni. Il centrale brasiliano, anche se di federazione spagnola, non ha avuto molte opportunità per giocare, inevitabile per l’età e per la folta concorrenza nel reparto (Chinenyeze, Gargiulo e poi è arrivato Podrascanin), tuttavia Medei ha avuto il merito di utilizzare davvero tutti e anche Tenorio ha avuto un po’ di spazio. Subito in campo contro Padova alla prima di campionato (unico 2005 titolare in un parziale nell’intero turno inaugurale), quindi si è meritato varie uscite nel sestetto base per le esibizioni di Challenge Cup, compresi i quarti contro il Groningen. Tenorio ora è in Spagna, da là ci racconta questa prima esperienza in SuperLega.
Tenorio, che giornate sta vivendo ora a stagione terminata?
"Sono ad Andorra, con i miei. Le giornate? Diciamo sala pesi la mattina, poi tra cari e amici. Mancavo da agosto qui, sono contento di essere tornato".
Farà un viaggio più avanti?
"Probabilmente andrò a trovare alcuni amici a Barcellona".
Cosa le lascia questa prima esperienza lontano dalla Spagna e in un campionato top come quello italiano?
"È stata una stagione bellissima. Ho imparato tantissimo".
Ad esempio cosa?
"Il passaggio dal campionato spagnolo a quello italiano, nel volley, è davvero significativo. Il livello di qualità e intensità è molto più difficile".
Data la sua giovane età e l’arrivo di un altro centrale già pronto come D’Heer (per Chinenyeze), è presumibile che anche il prossimo anno partirà come quarto nelle gerarchie del ruolo. Preferisce comunque restare alla Lube o essere girato in prestito per farsi le ossa?
"Io preferisco rimanere e formarmi qui".
Con quale dei compagni ha il rapporto migliore?
"Ho stretto un bel rapporto con Gargiulo. Poi ho accompagnato sempre Poriya agli allenamenti perché non aveva la macchina, ma è stato più complicato comunicare con lui. Comunque mi sono trovato bene con tutti".
Cosa l’ha sorpresa della SuperLega?
"Il tifo nei palas. Me l’avevano detto ma non pensavo così tanto".
Il più difficile da murare nella Lube e nel campionato?
"In biancorosso Lagumdzija, delle altre squadre Ben Tara".
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