Enrico Massaccesi della Lube: "Una stagione incredibile con giovani talenti"
Massaccesi riflette sulla stagione della Lube, l'entusiasmo dei giovani e il futuro modulo a tre schiacciatori.

Enrico Massaccesi, 43enne assistente allenatore di coach Medei alla Lube Civitanova
La off season segna il meritato riposo anche per lo staff tecnico della Lube. Occasione dunque per chiacchierare con Enrico Massaccesi, 43enne assistente allenatore. Figlio del vice presidente Albino, è cresciuto a pane e pallavolo (biancorossa), è stato collaboratore di coach Giuliani nel 2011 e poi è entrato definitivamente nello staff di Civitanova dalla stagione 2015-2016.
Massaccesi, ad un mese da gara4 della finale scudetto, cosa rimane di questa stagione della Lube?
"La ritengo una annata incredibile, spettacolare. Abbiamo lavorato con un gruppo diverso rispetto alle abitudini perché la società aveva sempre comprato stelle, stavolta avevamo tanti giovani. Abbiamo però percepito subito un grande entusiasmo e questi ragazzi non si stancavano mai. Ammetto che mi ha sorpreso essere arrivati in finale".
Lei aveva già lavorato con Medei dall’estate 2017 a dicembre 2018. Come lo ha ritrovato?
"Giampaolo lo conosco da una vita, penso che sia stato il mio primo allenatore quando giocavo. Le esperienze e le vittorie fatte all’estero prima di tornare lo hanno arricchito. Io mi ci trovo benissimo sulle idee e sui sistemi di gioco".
Ecco, il prossimo anno la Lube dovrebbe schierare il modulo con i tre schiacciatori: quali i pro e i contro?
"I pro riguardano soprattutto la difesa e la ricezione, in quest’ultimo aspetto potremmo anche metterci a 4. In attacco ci sarà del lavoro da fare perché naturalmente gli schiacciatori colpiscono da altre zone del campo".
Se ne è andato il secondo allenatore Romano Giannini. Dica la verità, ci sperava di diventare lei il vice di Medei.
"Sinceramente un pochino l’idea ce l’avevo, ma quando settimane fa ne ho parlato con Giampaolo, abbiamo deciso di comune accordo di rimanere così. Peraltro alla Lube il concetto di coesione e di squadra vale anche nello staff tecnico".
Come trascorre questo periodo?
"Mi godo il piccolo Giorgio che ora ha poco più di un anno e che durante la stagione faccio fatica a vedere con calma. Collaborerò in due camp estivi e poi con la famiglia ci trasferiremo nella casa di Civitanova per rilassarci in riva al mare".
A proposito del piccolo, come si comporta il nonno Albino con lui? Quanto è diverso rispetto all’efficiente dirigente-caldo tifoso durante le partite?
"Papà dalla mattina alla sera è tutto concentrato sulla pallavolo, però già con me quando tornava a casa cambiava, scherzando è come se avesse una doppia personalità. Con Giorgio è il nonno più contento del mondo".
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