Finale Scudetto: Lube cerca la rimonta contro Trento dopo sconfitta in Gara1
La Lube punta a ribaltare la serie contro Trento nella finale Scudetto, confidando nel suo spirito indomabile.

Santiago Orduna ha tagliato il traguardo delle 500 presenze in Italia
AAA altra rimonta cercasi. Gara1 della finale Scudetto è finita male e, proprio accaduto nei quarti e in semifinale, la Lube dovrà ricorrere al suo rinomato Dna di squadra che non muore mai e risorge sempre. Premesso che Trento era indicata da tutti come candidata per l’ultimo atto mentre Civitanova è una sorpresa, coach Medei ha tempo fino a giovedì per studiare le mosse per limitare il devastante Michieletto (male Lavia, discreto l’ex Garcia) e trovare le soluzioni per scardinare il muro dolomitico. Domenica i biancorossi hanno segnato 20, 23 e 21 punti, ma l’Itas è sempre stata avanti e ha giocato in modo lucido e paziente, con i numeri che confermano la superiorità gialloblù: meglio a muro, attacco, ricezione e soprattutto nel contrattacco (36 punti a 21 e 44% contro 24%). Tuttavia anche gara1 contro Perugia era terminata 3-0 e poi sappiamo come è cambiata la serie. Infatti il regista Santiago Orduna, esperto vice Boninfante impiegato in ogni set da Medei domenica, si mostra sereno oltre che fiducioso in vista di gara2 all’Eurosuole Forum. Prossimo ai 42 anni l’argentino sta disputando la sua prima finale Scudetto e proprio a Trento ha tagliato un traguardo speciale, quello delle 500 presenze in Italia.
Orduna sconfitta netta in gara1?
"Sono stati superiori, ma sono convinto che in gara2 sarà diverso e avremo modo di preparare i giusti accorgimenti. Non bisogna dimenticare che giovedì sera eravamo in campo a Perugia".
Un’Itas lucida e paziente, spesso rigiocando al fine di avere palloni più comodi…
"Ho avuto per tre anni Soli come coach e so che ha questa abitudine di far rigiocare la palla sul muro per costruirsi un attacco migliore. In un’azione del terzo set Michieletto ha avuto tre palloni di fila e solo l’ultimo l’ha attaccato davvero".
Per lei la presenza numero 500: che effetto fa?
"Domenica ci ho pensato poco ma ora mi colpisce. È un premio alla carriera, alla costanza che ho avuto in Italia dove ormai gioco dal 2008 tanto da aver ottenuto la cittadinanza".
Sta disputando la sua prima finale, le manca lo Scudetto nel palmares…
"Chi l’avrebbe detto a questa età, pensavo che il treno fosse passato. Voglio godermi questa finale ma per me godermela significa vincere".
Ecco, per vincere in gara2 cosa deve cambiare sempre sperando che Michieletto non ripeta una prestazione mostruosa?
"Michieletto è un fenomeno ma nella pallavolo non si vince da soli e possiamo in qualche modo limitarlo. Lo abbiamo fatto in semifinale con Plotnytskyi. Dovremo però giocare con più continuità e commettere meno errori".
Ancora una volta Lube chiamata alla rimonta…
"Questa squadra ha la mentalità per rifarsi".
Andrea Scoppa
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