Il preparatore atletico Merazzi. "Lube, annata tra le più emozionanti. Nikolov e Balaso, recuperi super»

Il recupero di Nikolov dopo la delicata operazione, il ritorno in campo lampo di Balaso, la grande intensità sprigionata dalla...

di ANDREA SCOPPA
6 luglio 2025
Max Merazzi, il preparatore atletico vivrà la 15ª stagione con la Lube

Max Merazzi, il preparatore atletico vivrà la 15ª stagione con la Lube

Il recupero di Nikolov dopo la delicata operazione, il ritorno in campo lampo di Balaso, la grande intensità sprigionata dalla squadra durante una stagione sorprendente, esaltante e stancante visto che la Lube – eccezion fatta per il Mondiale - è andata fino in fondo in ogni competizione giocata. I vice campioni d’Italia sono stati creati dal dg Cormio, hanno saputo migliorarsi grazie agli allenamenti e alle idee di coach Medei, ma gli stessi giocatori considerano Max Merazzi tra gli ingredienti principali del processo che ha generato l’alchimia vincente. Il preparatore atletico nel 2025-2026 vivrà addirittura la 15ª stagione in biancorosso. "Sono stato davvero felice e soddisfatto per il recupero di Nikolov – esordisce il custode dei muscoli degli atleti di Civitanova – l’estate scorsa ha affrontato un intervento delicato alla schiena e la ripresa si prospettava come una montagna da scalare. Ricordo quando lo facevo nuotare e aveva difficoltà oggettive, ma con dedizione e lavoro è tornato il grande talento che tutti conosciamo e che sa fare la differenza in campo".

Qualcuno l’ha sorpresa in palestra? "Se devo parlare di un giocatore inesauribile, il capitano. Solo la frattura alla mano e l’intervento chirurgico sono riusciti a limitarlo, ma non a fermarlo del tutto. ‘La macchina’ ha ripreso presto ad allenarsi bruciando le tappe, sempre con la supervisione dallo staff sanitario. Come abbiamo fatto a realizzare il recupero lampo? In questi casi dipende dal coraggio e dalla determinazione dell’atleta. Balaso ha capito il momento cruciale per la squadra e ha espresso la volontà di tornare a disposizione il prima possibile".

Il ritorno in Champions League è sinonimo di un’annata più dura a livello di intensità? "Non penso che ci possano essere grandi differenze. Abbiamo appena affrontato viaggi massacranti e trasferte scomode. Tra l’altro la Challenge Cup, considerata spesso una kermesse agevole, ha visto sfidarsi in finale squadre come il Lublin, poi campione di Polonia, e la Lube, finalista Scudetto in Italia. Insomma, veniamo da una Coppa ostica per motivi logistici e tecnici. Il valore medio della prossima Champions sarà più alto rispetto alla stessa 2024/25. I giovani faranno più esperienza, ma il dispendio energetico sarà simile".

Come colloca la stagione appena conclusa in una sua classifica virtuale in biancorosso? "In alto, è stata una buona stagione. Non solo per la Coppa Italia vinta. Non abbiamo avuto tanti problemi fisici, siamo riusciti ad amalgamare un gruppo rinnovato e a crescere sotto tutti gli aspetti confezionando una rimonta in semifinale contro Perugia che ha mandato in estasi i tifosi. Un’annata tra le più emozionati di sempre".

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