"Julio Velasco: Una Carriera Straordinaria, Un Epilogo da Scrivere"
Julio Velasco torna al volley come CT della Nazionale femminile italiana, dopo aver sbagliato a lasciarsi sedurre dal grande calcio. La sua carriera straordinaria non avrà un epilogo triste, ma l'obiettivo è quello di riscrivere la storia con l'oro a Parigi.
Leo
Turrini
Per questo sbagliò, portafoglio a parte!, quando si lasciò sedurre dalle sirene del grande calcio: tra Lazio e Inter, dove lo avevano sospinto adulatori sciocchi, non è diventato protagonista. Ha avuto, però, l’umiltà di tornare nel suo giardino. Dal 2002 ha ripreso il ruolo di coach nel volley e mai un suo progetto si è rivelato banale. In federazione, come coordinatore del settore giovanile azzurro, ha vinto tutto. Perché è proprio bravo, al netto delle forzature mediatiche. Di sicuro l’epilogo di una carriera straordinaria non potrà essere “triste, solitario y final”, per citare un autore che entrambi amiamo molto. Velasco si mette al timone della barca dell’Italvolley femminile perché sente di poter riscrivere la storia una volta ancora: ed era questa la ragione per la quale Giuseppe Brusi, compianto e rimpianto papà della leggendaria Teodora Ravenna, tanto si era speso, fino ai suoi ultimi giorni, perché questa nomina a ct di Paola Egonu diventasse realtà. Motivo in più per prendere quel benedetto oro a Parigi, caro Julio.
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