La prima semifinale. Santarelli non è contento: "Troppi errori»

CONEGLIANO 3 NOVARA 0 (25-21, 25-23, 25-23) PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO: Wolosz 1, Braga Guimaraes 11, Fahr 14, Haak 15, Zhu 10, Chirichella...

di DORIANO RABOTTI
9 febbraio 2025
Il muro di Conegliano frena l’attacco di Novara con Haak, Chirichella e Thing (Rubin-ZaniLVF)

Il muro di Conegliano frena l’attacco di Novara con Haak, Chirichella e Thing (Rubin-ZaniLVF)

CONEGLIANO 3 NOVARA 0 (25-21, 25-23, 25-23)

PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO: Wolosz 1, Braga Guimaraes 11, Fahr 14, Haak 15, Zhu 10, Chirichella 3, De Gennaro (L), Lubian 3, Lukasik, Seki, Bardaro. N.E. Lanier, Adigwe, Eckl (L). All. Santarelli.

IGOR GORGONZOLA NOVARA: Ishikawa 2, Bonifacio 2, Alsmeier 7, Tolok 17, Aleksic 7, Bosio 3, Fersino (L), Mims 10, Mazzaro 1, De Nardi. Non entrate: Villani, Squarcini (L), Bartolucci, Akimova. All. Bernardi.

Arbitri: Vagni, Canessa.

Note: Spettatori: 6850, Durata set: 27’, 29’, 28’; Tot: 84’.

Il rischio è quello di annoiarsi un po’, ma lo corrono soltanto gli altri. Perché le Pantere di Conegliano non si stancano mai di vincere, e anche ieri hanno dimostrato di saper giocare i momenti che contano con la ferocia di chi ha la pancia vuota, altro che appagamento.

Oggi alle 15,20 in un’Unipol Arena che si preannuncia esaurita il gruppo di Daniele Santarelli vorrà mettere un altro mattone nella costruzione di un edificio che fa già parte del mito. Facile non sarà perché di fronte ci sarà Milano di una Egonu scatenata, ma è chiaro che le venete partono favorite per una serie di fattori: abitudine a giocare certe sfide, una rosa più completa, la capacità di rinnovare la fame cambiando sempre qualcosa nella rosa che gira intorno alle mani di fosforo e concretezza della Wolosz.

Ieri un altro reduce dall’oro olimpico, Lorenzo Bernardi, ci ha provato in tutti i modi con la sua Novara a spezzare la serie vincente di Conegliano, salita a 39 partite consecutive con quella di ieri. Nulla da fare, Novara è arrivata sempre a un passo dallo sgambetto, ma nel momento più importante De Gennaro e compagne riescono sempre a trovare quel dettaglio che fa la differenza. Altrimenti non avrebbero inanellato record su record, altrimenti non si troverebbero oggi nella condizione di diventare la squadra più vittoriosa nella manifestazione: prima del fischio d’inizio, Conegliano condivide il trono con la Teodora Ravenna e la Foppapedretti Bergamo con sei successi nel secondo trofeo nazionale, in caso di vittoria andrebbe in fuga. Il numero nove indica il numero di finali di Coppa Italia che le venete hanno centrato con questa, consecutive. L’altra cifra notevole è il tre, come le finali di coppa Italia consecutive tra Conegliano e Milano.

"In queste manifestazioni c’è sempre un po’ di tensione, quindi siamo felici per essere in finale, ma non per come abbiamo giocato. Ci siamo innervositi, non siamo mai stati così in tutta la stagione. Non si finisce mai di imparare. In finale dovremo essere molto più bravi", ha detto Santarelli a fine partita.

Capito, perché hanno sempre fame?

Continua a leggere tutte le notizie di sport su