La rivincita di Medei. Dopo sei finali perse: "Ma non era un peso»
"Giuro, non lo sentivo come un peso, non è un liberazione ma sono felicissimo e dedico questa vittoria a mia...

L’esultanza di Giampaolo Medei dopo il punto di Bottolo che ha regalato la Coppa Italia alla Lube (foto Tarantini)
"Giuro, non lo sentivo come un peso, non è un liberazione ma sono felicissimo e dedico questa vittoria a mia moglie Enrica (che è andato a baciare, correndo, dopo l’ultimo punto, ndr)". Dopo sei finali centrate ma tutte perse tra autunno 2017 e dicembre 2018, finalmente Medei centra il primo trofeo da allenatore della Lube. Sul palco si gira verso gli oltre 250 tifosi tutti di rosso ed encomiabili per l’incitamento continuo e alza verso di loro la coccarda tricolore. C’è tanto del tecnico maceratese in questa giovane Lube duttile e che al contempo difende e ha carattere. Non possono essere casuali tre gare su tre, dai quarti di Coppa Italia, tutte vinte al tie-break. "Scelte giuste mie? No scelte giuste dei giocatori, hanno giocato alla grande e per molti era la prima finale. Sono stati bravi ad adattarsi e trovare nuovi equilibri".
Fabio Balaso ha vinto tutto con questa maglia, ma stavolta da capitano. Stupito della proclamazione a Mvp, davanti ai cronisti non perde la sua innata moderazione: "La vittoria non era scontata ed è arrivata dopo due battaglie al tie-break. Oggi (ieri, ndr) abbiamo giocato una buona pallavolo nei primi due set, poi siamo calati, soprattutto per merito loro. Cosa possiamo fare adesso? Il ciclo è nuovo e le basi buone, da capitano mi auguro di continuare a tenere così uniti i compagni". Il giovanissimo Boninfante: "A livello personale Bologna mi porta fortuna perché due anni fa con Prata ho vinto una Coppa Italia di A3. Nessuno avrebbe scommesso su una finale tra Lube e Verona, trovo giusto che sia stata decisa al tie-break perché c’era tanto equilibrio".
Notevolissimo l’apporto di Nikolov entrato in corsa: "È il mio primo trofeo in Italia e l’ho vinto con la maglia della mia Lube, una società e una squadra che mi fanno sentire a casa. Il cambio di ruolo? Sono sempre a disposizione della squadra". Infine il veterano Podrascanin: "Una vittoria meritata, di squadra, nel giorno del 5°compleanno di mio figlio Mattia, dedico a lui la vittoria. In questa Coppa Italia abbiamo vinto sempre al tie-break, lottando, quindi portiamo al collo con onore le medaglie. Per me si tratta della quarta ed è bello averla alzata con questa maglia proprio come la prima".
an. sc.
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