La rivincita di Medei. Dopo sei finali perse: "Ma non era un peso»

"Giuro, non lo sentivo come un peso, non è un liberazione ma sono felicissimo e dedico questa vittoria a mia...

di ANDREA SCOPPA
27 gennaio 2025
L’esultanza di Giampaolo Medei dopo il punto di Bottolo che ha regalato la Coppa Italia alla Lube (foto Tarantini)

L’esultanza di Giampaolo Medei dopo il punto di Bottolo che ha regalato la Coppa Italia alla Lube (foto Tarantini)

"Giuro, non lo sentivo come un peso, non è un liberazione ma sono felicissimo e dedico questa vittoria a mia moglie Enrica (che è andato a baciare, correndo, dopo l’ultimo punto, ndr)". Dopo sei finali centrate ma tutte perse tra autunno 2017 e dicembre 2018, finalmente Medei centra il primo trofeo da allenatore della Lube. Sul palco si gira verso gli oltre 250 tifosi tutti di rosso ed encomiabili per l’incitamento continuo e alza verso di loro la coccarda tricolore. C’è tanto del tecnico maceratese in questa giovane Lube duttile e che al contempo difende e ha carattere. Non possono essere casuali tre gare su tre, dai quarti di Coppa Italia, tutte vinte al tie-break. "Scelte giuste mie? No scelte giuste dei giocatori, hanno giocato alla grande e per molti era la prima finale. Sono stati bravi ad adattarsi e trovare nuovi equilibri".

Fabio Balaso ha vinto tutto con questa maglia, ma stavolta da capitano. Stupito della proclamazione a Mvp, davanti ai cronisti non perde la sua innata moderazione: "La vittoria non era scontata ed è arrivata dopo due battaglie al tie-break. Oggi (ieri, ndr) abbiamo giocato una buona pallavolo nei primi due set, poi siamo calati, soprattutto per merito loro. Cosa possiamo fare adesso? Il ciclo è nuovo e le basi buone, da capitano mi auguro di continuare a tenere così uniti i compagni". Il giovanissimo Boninfante: "A livello personale Bologna mi porta fortuna perché due anni fa con Prata ho vinto una Coppa Italia di A3. Nessuno avrebbe scommesso su una finale tra Lube e Verona, trovo giusto che sia stata decisa al tie-break perché c’era tanto equilibrio".

Notevolissimo l’apporto di Nikolov entrato in corsa: "È il mio primo trofeo in Italia e l’ho vinto con la maglia della mia Lube, una società e una squadra che mi fanno sentire a casa. Il cambio di ruolo? Sono sempre a disposizione della squadra". Infine il veterano Podrascanin: "Una vittoria meritata, di squadra, nel giorno del 5°compleanno di mio figlio Mattia, dedico a lui la vittoria. In questa Coppa Italia abbiamo vinto sempre al tie-break, lottando, quindi portiamo al collo con onore le medaglie. Per me si tratta della quarta ed è bello averla alzata con questa maglia proprio come la prima".

an. sc.

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