Lube, in casa solo successi. All’Eurosuole Forum non si passa. Ritrovato il feeling con il pubblico
Al palazzo non si passa non è più solo un coro di gioia, ormai è una legge. Non scritta, bensì...

Lo schiacciatore Mattia Bottolo tra i tifosi della Lube
Al palazzo non si passa non è più solo un coro di gioia, ormai è una legge. Non scritta, bensì disegnata dai tifosi con le sembianze di un castello, tra torri e mura. Così la curva biancorossa ha introdotto la sfida contro i campioni d’Italia di Perugia e nel mezzo della bella coreografia (quando un premio per questa tifoseria da parte della Lega?) c’era la scritta "Difendiamolo". La Lube lo ha fatto, ancora, centrando la 9ª vittoria su nove partite in casa in campionato, più altre tre tra Challenge e Coppa Italia, in totale 12 su 12. All’Eurosuole Forum erano cadute già big del calibro di Trento e Piacenza o outsider come Verona, ma naturalmente il 3-1 ai danni della capolista e squadra più forte di tutti, rappresenta qualcosa di eccezionale. Per carità, è giusto ricordare che gli umbri erano praticamente senza cambi tra i martelli, privi di Plotnytskyi e all’ultimo pure di Ben Tara, tuttavia i titolari non erano mica male... Mentre Ishikawa e Semeniuk scomparivano dal campo a suon di muri presi (7 solo dal giapponese), dall’altra parte della rete Loeppky beffava di mancino gli avversari e soprattutto emergeva un Bottolo glaciale in attacco e sempre più a suo agio in ricezione. Bottolo è stato giustamente Mvp, ma la Lube ha vinto ancora una volta di squadra, una caratteristica che sottolineiamo da tempo e che nel dopo gara è stata evidenziata anche da un euforico Cormio: "Tanta volontà, tanto lavoro, tanta umiltà e la consapevolezza che si vince di squadra" ha detto il dg biancorosso.
Il successo su Perugia vale tanto sotto altri aspetti, ne indichiamo tre. Il primo: anzitutto vale per la classifica perché la squadra di Medei (azzeccata la scelta di puntare su Loeppky e non Nikolov, bravo poi a sostituire Podrascanin con Gargiulo) ora è terza in solitario in SuperLega ed ha un punto in più su Piacenza nonostante una gara in meno. Il secondo: questa affermazione può rappresentare il salto di qualità/mentalità perché è proprio battendo le grandi che si diventa grandi. Guardacaso è stato il capitano a dirlo a fine match, Balaso si è espresso così: "Per noi questa vittoria rappresenta certamente un passo in avanti dal punto di vista della maturità". Il terzo: l’atmosfera ed il pienone. Siamo in linea con quanto aveva dichiarato al Carlino il vice presidente Massaccesi "Si sta creando un nuovo clima al palazzetto". Vero che Perugia attrae di suo gli sportivi del territorio, ma resta il fatto che era dal novembre 2019 che la Lube non faceva il tutto esaurito in gare di regular season. Ci è riuscita ora (in 4.171 sugli spalti) perché questa squadra piace, incarna le caratteristiche migliori della gioventù come freschezza, entusiasmo, fa gruppo ed è leggera, si diverte. La presenza di sempre più under30 in gradinata e le file di ragazzine per strappare una foto con i giocatori, sono segnali che forse, dopo aver ricostruito la squadra, si sta ricostruendo anche il feeling con gli appassionati. E al contempo si ottiene il nuovo e prezioso zoccolo duro per il futuro.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su