Noa Duflos-Rossi si presenta ai tifosi della Lube: "Un sogno giocare in Italia"
Il giovane talento francese Noa Duflos-Rossi parla del suo arrivo alla Lube e delle sue ambizioni nella SuperLega.

Il giovane talento francese Noa Duflos-Rossi parla del suo arrivo alla Lube e delle sue ambizioni nella SuperLega.
Dopo l’annuncio del club, il giovane Noa Duflos-Rossi si è presentato ai nuovi tifosi della Lube. In attesa di una conferenza stampa vera e propria che però, complici le lungaggini della VNL potrebbe slittare parecchio, lo schiacciatore ha parlato con l’ufficio stampa biancorosso. L’atleta, alto 198 cm e alla soglia della maggiore età (maggiorenne il 10 settembre), ha già lasciato a bocca aperta gli addetti ai lavori con le sue prestazioni nelle giovanili della Francia, mentre in campionato militava nello Spacer’s Toulouse Volley, allenato proprio dal padre Patrick.
Duflos-Rossi cosa ha pensato quando ha saputo dell’interesse della Lube?
"Mi ha reso subito felice perché era il mio sogno giocare nel campionato italiano e, soprattutto, in un club di altissimo livello come la Lube. Solamente adesso mi sto rendendo pienamente conto dell’importanza di questa svolta per me e sono molto contento di aver preso la giusta decisione".
La Lube ha avviato un repentino ringiovanimento senza perdere di vista la ricerca dei risultati….
"Una politica positiva perché i giovani hanno tanto entusiasmo, possono giocare e vincere in campionati di categoria elevata. Anche per questo ho scelto Civitanova, una realtà che lancia promesse come Aleksandar Nikolov, Mattia Boninfante e aiuta gli atleti a sviluppare il proprio potenziale".
Quali sono gli aspetti tecnici o caratteriali che faranno innamorare i tifosi e dove pensa di dover migliorare di più?
"Un ambiente molto caldo come quello marchigiano mi saprà apprezzare per la voglia di lottare e vincere in campo ogni volta che mi presenterò sotto rete. Voglio migliorare la mia tecnica per saltare più in alto e colpire più forte".
Com’è nata la passione per la pallavolo?
"Sono cresciuto a pane e pallavolo perché mio padre Patrick ha giocato nella massima serie francese con il Sète e ora allena da tanti anni. Ho deciso di seguire le sue orme per diventare un grande atleta come lui…o superarlo".
C’è un giocatore a cui si ispira?
"Il mio idolo è Ngapeth perché adoro il modo in cui gioca a pallavolo e la varietà dei suoi colpi incredibili. Un altro punto di riferimento è Léon per il suo fisico potente e il suo servizio".
Giudizio sulla SuperLega?
"Penso che qualsiasi atleta con l’ambizione di lasciare il segno voglia calcare i campi della SuperLega o vestire la maglia delle squadre più vincenti come la Lube. La massima serie italiana è la più bella e impegnativa al mondo perché non esistono partite facili e tutte le squadre presentano bravi giocatori".
Ha amici che giocano qui?
"Ho diversi amici in Italia: Faure a Cisterna, Emmanuel Léon ha firmato a Piacenza e arriveranno anche altri compagni della nazionale. Non vedo l’ora di affrontarli con la mia nuova maglia".
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