Paolo Tofoli: dall'Azerrail alla Lube, un successo internazionale nella pallavolo

Paolo Tofoli racconta il suo successo come allenatore dell'Azerrail e il legame con la Lube e la pallavolo italiana.

di ANDREA SCOPPA
28 maggio 2025
Tofoli, secondo da sinistra,. dopo vittoria titolo nazionale azero

Tofoli, secondo da sinistra,. dopo vittoria titolo nazionale azero

"Quest’anno per la prima volta ho seguito la Lube dall’estero. È stato un vero piacere guardarla, i biancorossi hanno fatto un exploit e lo hanno fatto all’insegna dell’armonia". Paolo Tofoli, uno degli atleti più forti espressi dalla regione, membro della Nazionale di pallavolo "generazione di fenomeni", interviene al Carlino un mese dopo il primo titolo nazionale vinto da allenatore. All’estero, precisamente nel campionato azero, portando al trionfo le ragazze dell’Azerrail. Un successo che si aggiunge a quelli da palleggiatore, solo in maglia azzurra 2 ori mondiali.

Tofoli, anzitutto complimenti.

"Grazie, è stata una bellissima esperienza a Baku e una vittoria inaspettata perché la finalista aveva speso molto più di noi nell’allestire l’organico".

In una precedente nostra intervista aveva manifestato un po’ di delusione per le poche chance in Italia, ma come ci è finito in Azerbaigian?

"In verità avevo un accordo per allenare in Arabia, quindi c’è stato un contatto per diventare ct della nazionale azera maschile e invece…. Diciamo che ho seguito le orme di ex compagni azzurri che hanno voluto o dovuto andare all’estero, vedi De Giorgi, Giani, Bernardi o Gardini".

Come è Baku e quale è il livello del volley?

"La capitale assomiglia ad una metropoli europea classica, si sta bene, ha tanti bei ristoranti, strade larghe ma anche molto traffico. La pallavolo come livello è scesa rispetto ad una decina di anni fa, diciamo che al femminile equivale ad una nostra A2. La proposta per rimanere me l’hanno fatta, sto valutando. So solo che non rientrerò in Italia visto che ormai è tutto chiuso".

Medei è tornato alla Lube dopo aver vinto molto all’estero e subito 3 finali, riconquistando i tifosi e riportando un trofeo (Coppa Italia) nella bacheca….

"Giampaolo ha compiuto un exploit, la Lube ha sorpreso tutti. Si vedeva un gruppo compatto e con giocatori che si aiutavano tra di loro".

Da ex grande alzatore, che ne pensa della stella nascente Boninfante?

"Lo avevo incontrato da rivale in A3 quando stava a Prata. Si vedeva che aveva talento, la Lube ci ha visto lungo e ha stravinto la scommessa perché ormai Mattia si gioca con Sbertoli e Porro il ruolo di vice Giannelli in Nazionale. Del resto Cormio, assieme a Da Re, è uno dei luminari di questo sport".

Come può migliorare la Lube? Il primo colpo dovrebbe essere D’Heer…

"Mi piace, per me il centrale deve essere forte a muro e lui è molto valido. La squadra è giovane, migliorerà ancora".

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