Il circuito belga è il più amato da tutti i piloti, dalla prima vittoria di Fangio Record di successi per il tedesco, nato a pochi chilometri dalla pista Senna ha trionfato cinque volte: Hamilton può fare anche meglio. Da Ayrton a Schumi. Spa, l’università della Formula 1

di Leo Turrini Ci sono luoghi che fanno la Storia dello sport. Tipo Wimbledon per il tennis o la Roubaix per...

di LEO TURRINI
19 luglio 2025
di Leo Turrini Ci sono luoghi che fanno la Storia dello sport. Tipo Wimbledon per il tennis o la Roubaix per...

di Leo Turrini Ci sono luoghi che fanno la Storia dello sport. Tipo Wimbledon per il tennis o la Roubaix per...

di Leo Turrini

Ci sono luoghi che fanno la Storia dello sport. Tipo Wimbledon per il tennis o la Roubaix per il ciclismo o il Madison Square Garden per la boxe. E non c’è modernizzazione che tenga: un Tempio è un Tempio e buona lì. Per la Formula Uno, il meraviglioso tracciato di Spa Francorchamps non teme paragoni. Conficcato nel cuore delle Ardenne, il circuito belga è da sempre il più amato dai piloti. Che ne adorano la tremenda severità. Non per niente l’albo d’oro del Gran Premio è uno scrigno di ricordi. Destinati a tornare d’attualità domenica prossima, 27 luglio, quando il Mondiale farà di nuovo tappa tra la Eau Rouge e la Source, tra Malmedy e Stavelot.

Il primo. Mica è un caso che l’edizione inaugurale abbia incoronato sul gradino più alto del podio Juan Manuel Fangio, leggenda argentina dell’automobilismo. Era il 1950. Il Re della Pampa guidava una Alfa Romeo. Si sarebbe imposto lì altre due volte, con la Maserati e con la Mercedes.

Il record. Attenzione poi alla identità del personaggio che ha collezionato più successi sulle Ardenne: è Michael Schumacher. Nato in Germania a pochi chilometri dal circuito, da bambino il tedesco di Kerpen andava a vedere gli assi della F1 in compagnia di papà Rolf. Guardò e imparò: così bene che nel 1991 Schumi fece il suo debutto con la Jordan, ottenendo un clamoroso settimo tempo in qualifica. Io c’ero quel sabato e scrissi una frase vagamente azzardata: oggi ho visto il futuro della Formula Uno e si chiama Michael Schumacher. Lui il giorno dopo bruciò la frizione al via ma la profezia era azzeccata.

Dodici mesi dopo, con la Benetton, proprio a Spa Michelone vinse il suo primo Gp.

In totale sulle Ardenne vanta sei trionfi.

Kimi. Si narra anche che Schumi, al momento dell’addio alla Ferrari a fine 2006, suggerì a Montezemolo e a Todt di affidare la pesantissima eredità non a Fernando Alonso ma a Kimi Raikkonen. Motivo: "Ho visto come guida il finlandese a Spa".

KR7 sulle Ardenne vanta 4 successi, due con la McLaren e due con la Rossa.

Vicino. Tra i piloti in gara domenica prossima, uno solo potrebbe eguagliare il record di Schumi. È Lewis Hamilton, che sta a quota 5. Tra l’altro il Baronetto ferrarista ha conquistato sulle Ardenne l’ultima vittoria in carriera, nel 2024, a quattordici anni di distanza dalla prima impresa.

Chissà che la suggestione non possa rianimare il sette volte iridato, fin qui decisamente inferiore alle aspettative in groppa al Cavallino.

I miti. Poi ci sono gli Eroi. Jim Clark può essere considerato l’anello di congiunzione tra l’automobilismo antico e quello sempre più segnato da una esasperata ricerca tecnologica. Negli anni Sessanta lo scozzese volante sfrecciò per tre volte consecutive per primo sotto la bandiera a scacchi delle Ardenne.

Quanto a Senna, cinque trionfi attestano la passione che nutriva per un luogo che sentiva suo.

Perché funziona così, sempre: un fuoriclasse intuisce l’unicità di un luogo. E si comporta di conseguenza.

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