Giro d'Italia: Nico Denz trionfa nella 18ª tappa, Del Toro mantiene la maglia rosa
Nico Denz vince la 18ª tappa del Giro d'Italia. Del Toro resta leader, mentre Carapaz e Bernal si preparano alla sfida finale.

Ciclismo sport - foto di archivio
Prima dei due giorni in montagna che sconvolgeranno il Giro, largo ai coraggiosi. Lo è più di tutti Nico Denz, esperto tedesco di 31 anni che con le strade rosa ha grande feeling: qui ha riabbracciato i nonni lucani tre anni fa, qui soprattutto ha vinto un paio di tappe l’anno successivo. Anche la terza la centra con una fuga, stavolta bucando da solo la prima afa: entrando nel cervellotico circuito finale di Cesano Maderno, semina con astuzia dieci compagni di avventura, evasi con lui dal gruppone dei quaranta in libera uscita col beneplacito dei padroni del vapore.
Normale che la nobiltà del Giro se la prenda comoda alla vigilia di un esame finale durissimo e non è il classico modo di dire. Cartina alla mano, già oggi non si scherza: da Biella a Champoluc le scalate sono cinque, i chilometri di salita sono 70 sui 166 totali della tappa, i metri di dislivello cinquemila. Non ci sarà tempo per pensare al giorno dopo, col colle delle Finestre prima del Sestriere: sarà inevitabile cominciare già a fare i conti.
Dei due tapponi, il clan di Del Toro teme soprattutto il primo: è un continuo arrampicarsi e scendere e lo stesso dislivello è già andato di traverso al pupo rosa tre giorni fa a San Valentino. In più la squadra ha perso un pezzo che in salita sarebbe tornato comodo, ne avesse avuto voglia: una puntura di calabrone, che il giorno prima gli ha gonfiato l’occhio e dimezzato la vista, ha spedito a casa Juan Ayuso, uno dei favoriti della vigilia, nemmeno un’ora dopo il via.
"Non so come correrò, se per controllare o per approfittarne: dipenderà da come si metterà la corsa. Se verrò attaccato, spero di non soffrire troppo", gioca al coperto El Torito, citando fra i rivali soltanto Carapaz e Bernal, oltre a elogiare le qualità dell’amico Pellizzari, suo vicino di casa a San Marino, che da giornate così si augura di continuare a risalire verso il podio. Quel che si augura Carapaz è ben noto, perché di essersi presentato per vincere al Giro lo ha fatto sapere fin dall’Albania: strada facendo non ha fatto altro che ribadirlo, provandoci su tutte le salite. Adesso l’olimpionico ha il terreno preferito per fare il ribaltone che tanti espertoni si aspettano: compiendo oggi 32 anni non è difficile intuire che regalo intenda farsi.
Ordine d’arrivo 18ª tappa Morbegno-Cesano Maderno: 1) Nico Denz (Ger, Red Bull) km 144 in 3h 12’07’’ (media 44,973), 2) Maestri a 1’01’’, 3) Planckaert (Bel) st, 4) Magli, 5) Edmonson (Aus), 56) Del Toro (Mex) a 13’51’’, 63) Carapaz (Ecu) st.
Classifica: 1) Isaac Del Toro (Mex, Uae) in 68h 56’32’’, 2) Carapaz (Ecu) a 41’’, 3) S. Yates (Gbr) a 51’’, 4) Gee (Can) a 1’57’’, 5) Caruso a 3’06’’, 6) Bernal (Col) a 4’43’’, 7) Pellizzari a 5’02’’, 15) Tiberi a 14’48’’.
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