Calcio: 'Chiedi chi era Agostino', la storia di Di Bartolomei
A 30 anni dalla morte un 'viaggio' su grande capitano della Roma
"Ti hanno tolto la Roma, non la tua Curva". Bastano queste poche parole, scritte su uno striscione della Sud, per capire: Agostino. Sì, in questo libro si racconta la Storia del grande Capitano della Roma anni Settanta/Ottanta: Agostino Di Bartolomei. Il calcio, certo, ma soprattutto l'uomo. Ecco cosa c'è in questo libro. Lui, con il suo carisma, la sua intelligenza, la sua fragilità. Quaranta anni fa, 30 maggio 1984, la Roma perse la finale di Coppa dei Campioni giocata all'Olimpico contro il Liverpool. Trenta anni fa, sempre 30 maggio 1994, a 10 anni di distanza, Agostino decise di dire basta all'indifferenza, al cinismo commerciale, all'abbandono affettivo del suo mondo. In questo viaggio si torna alla sua adolescenza, agli amici di Tor Marancia, alle sfide con i coetanei della Garbatella, al suo primo campo di gioco: OMI. Marisa, la moglie, ce lo racconta. Luca lo ha ricordato in una lettera, prefazione del libro "Ultima partita". Ancora oggi, girando per le strade di Tor Marancia, trovi amici e negozianti: il panettiere dove comprava il pane. L'amico del cuore che rivive le sfide su campetti polverosi. Uno dei tanti alla Garbatella, la "Chiesoletta", all'oratorio San Filippo Neri, dove Padre Guido lo sgridava perché tirava troppo forte. Lo Junior Club vinto nel 1972, la "Coppa Ago" e un'opera teatrale che fa il giro d'Italia per raccontare l'uomo. Che viene prima del Campione. "Ohhh, Agostino…".
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