Calcio: Inter; Inzaghi, 'Temevo il Toro, siamo stati bravi'

Juric teme per Schuurs: "Speriamo in miracolo, bene primi 60'"

21 ottobre 2023

"Siamo stati bravi, temevo molto questa partita: abbiamo fatto un grande secondo tempo": il tecnico dell'Inter, Simone Inzaghi, è soddisfatto dopo il 3-0 conquistato in trasferta contro il Toro che vale la testa della classifica in attesa del posticipo di domani tra Milan e Juventus. "Negli ultimi 25 minuti del primo tempo abbiamo perso un po' le distanze e abbiamo subito qualcosa, ma nella ripresa siamo stati molto bravi - continua l'allenatore - e anche chi è entrato ha fatto molto bene: cerco di utilizzare sempre tutte le sostituzioni, perché ci sono i primi 60 e gli ultimi 30 minuti". Thuram è sempre più devastante e trascinatore: "All'inizio pensavo ci potesse impiegare più tempo ad integrarsi, ma già dai primi allenamenti ho capito che avrebbe avuto un progresso più rapido - dice sull'attaccante che ha aperto le marcature - e sono molto soddisfatto di lui e di tutta la squadra". Barella ha avuto giornate complicate per il caos legato alle scommesse: "Ma è sereno e si è allenato molto bene, probabilmente senza l'ammonizione non lo avrei tolto" spiega Inzaghi. Il Toro, dall'altra parte, è durato solo un'ora: "Ma abbiamo fatto un'ottima gara fino all'infortunio di Schuurs, tutti hanno dato tutto e questa cosa mi rincuora - l'ottimismo di Ivan Juric - e cercheremo di uscire da questa situazione, è ancora lunga". La preoccupazione è proprio per il centrale: "Speriamo in un miracolo con la risonanza di domani, anche se le sensazioni non sono positive - dice sull'olandese uscito in barella e in lacrime ad inizio ripresa per un brutto infortunio al ginocchio sinistro - e ci auguriamo di recuperare Buongiorno e Zapata per la prossima partita (in trasferta contro il Lecce, ndr)". A fine partita i tifosi granata hanno contestato e fischiato la squadra: "Oggi in realtà i primi 60 minuti sono da applausi, anche se questa è una piazza che si aspetta di più - conclude il croato - e da una parte è un bene non accontentarsi della mediocrità: il problema è che anche dopo i 53 punti dell'anno scorso non si era contenti, ma in ogni caso dobbiamo fare tutti di più".

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