Cio: Bach,riscaldamento globale mette a rischio Giochi invernali

'Entro il 2040 solo 10 Paesi potranno ospitarli', poi non si sa

13 ottobre 2023

Dal 2040 in poi il futuro delle Olimpiadi Invernali è a rischio a causa del riscaldamento globale del pianeta. Lo ha detto il presidente del Cio Thomas Bach parlando a margine del secondo giorno di lavori del comitato esecutivo. Per il massimo dirigente mondiale entro il 2040 soltanto dieci paesi potranno ancora ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali rispetto ai 15 di oggi, costringendo il Cio a pensare al futuro di questi eventi. Tra la crescente dipendenza dai cannoni da neve e la scarsità di candidature, su una base geografica già ristretta, i Giochi invernali appaiono da tempo come uno dei grandi eventi sportivi più minacciati dal riscaldamento globale. Al punto che il Cio aveva rinviato alla fine del 2022 l'elezione della città organizzatrice dei Giochi 'Bianchi' del 2030, inizialmente prevista nel corso della 141esima Sessione che si aprirà domenica a Mumbai, per affidare alla sua futura commissione ospitante una riflessione più ampia sulla questione "sostenibilità degli sport invernali". Secondo "i primi risultati di questo studio" presentati oggi, "15 Comitati Olimpici Nazionali (Cno) sparsi in tre continenti - ha spiegato Bach - dispongono attualmente di almeno l'80% delle strutture necessarie per i Giochi invernali". Secondo il presidente del Cio, dieci di questi 15 comitato olimpici nazionali "hanno ospitato i Giochi di recente o sono interessate a ospitarli in futuro". Tra questi, Svezia, Francia e Svizzera, in lizza per l'edizione 2030, e la città americana di Salt Lake City, in lizza per il 2034. Ma il riscaldamento globale provoca che, "entro il 2040", due di loro "non presentino più le necessarie affidabilità climatica" per i Giochi Olimpici, cifra che sale a cinque tenendo conto "dei Giochi Paralimpici organizzati a marzo", ha sottolineato Bach. Così il n.1 del Cio ha inserito l'argomento nel menu della sessione di domenica, per discutere di "una doppia assegnazione" dei Giochi Olimpici Invernali del 2030 e del 2034 per darsi tempo, seguita da un possibile "sistema di rotazione" tra città ospitanti e una riflessione sugli eventi legati alla neve e al ghiaccio. Bisognerà entro novembre aprire un dialogo mirato con uno o più candidati per il 2030 e il 2034.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su