Il Giro d'Italia torna a Livigno, con super tappa del 19 maggio

Nel Piccolo Tibet uno più importanti arrivi salita, al Mottolino

18 ottobre 2023

Il Giro d'Italia torna a Livigno, e lo fa in grande stile, assegnando al Piccolo Tibet uno dei più importanti arrivi in salita, quello del Mottolino, dell'edizione 2024, la numero 107 di questo monumento itinerante dello sport italiano. La data sul calendario è già cerchiata, 19 maggio: partenza dal Lago di Garda e arrivo in alta quota, in quella che sarà una delle principali venue olimpiche di Milano Cortina 2026, una scelta fortemente simbolica e altamente spettacolare, come espresso anche nelle parole di Remo Galli, sindaco della località: "Tornare ad ospitare il Giro d'Italia è un motivo di profondo orgoglio per tutta la nostra comunità, ed è anche una prova della qualità del lavoro che stiamo facendo per promuovere e valorizzare lo sport ad ogni livello. L'arrivo di tappa in un palcoscenico che, meno di due anni dopo, assegnerà delle medaglie olimpiche è il miglior riassunto del nostro impegno e della nostra visione: quella di fare dello sport uno strumento di crescita collettiva". Si tratterà di un gradito ritorno, visto che la maglia rosa era già transitata in passato dalle parti di Livigno. La prima volta nel 1972, con l'arrivo della tappa Parabiago - Livigno del 7 giugno, e con la partenza della Livigno - Passo dello Stelvio, del giorno seguente. Un vero e proprio pezzo di storia ciclistica, con il belga Eddy Merckx vincitore di tappa e dominatore incontrastato dell'intera edizione. Il Giro era poi tornato sulle strade del Piccolo Tibet nel 2005, in occasione dei Mondiali di MTB, con la tappa Egna - Livigno vinta in solitaria dal colombiano Ivàn Parra, dopo una fuga di oltre 170 chilometri. Quel Giro, splendido per i nostri colori, si chiuse con la vittoria di Paolo Savoldelli, con il secondo posto di Gilberto Simoni e con ben 6 italiani nei primi dieci posti in classifica generale. Vittoria azzurra che manca dal 2016, l'anno dell'exploit di Vincenzo Nibali, e maglia rosa che da 7 anni cambia continuamente nazionalità: dall'olandese Tom Domoulin al britannico Chris Froome, dall'australiano Jai Hindley allo sloveno Primož Roglič, il campione in carica. E chissà quale, tra le grandi firme al via, riuscirà a domare l'arrivo in quota del Mottolino, a 2400 metri di altitudine.

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