Italia-Turchia, Christillin, "È cosa fatta" per Euro 2032

La candidatura di Italia e Turchia per l'Europeo 2032 è cosa fatta. Domani ci sarà una presentazione della delegazione italiana e si lavorerà per gli stadi. Le cinque città finaliste saranno scelte entro il 2026. Si spera che lo sport possa costruire ponti e non barriere.

9 ottobre 2023
Euro 2032: Christillin 'Italia-Turchia è cosa fatta'

Euro 2032: Christillin 'Italia-Turchia è cosa fatta'

"No, domani non ci sarà nessuna sorpresa, gli Europei 2032 saranno assegnati a Italia e Turchia, è cosa fatta. Si è lasciato campo libero a Gran Bretagna e Irlanda per il 2028 e di conseguenza è stato deciso e condiviso il via libera per Italia e Turchia per Euro 2032. Domani è previsto il voto, saremo a Nyon, ci sarà una breve presentazione fatta dalla nostra delegazione composta dal presidente Figc Gravina, da Gigi Buffon e da Ilaria D'Amico. E poi si lavorerà per gli stadi". Così Evelina Christillin, membro aggiuntivo della Uefa nel Consiglio della Fifa e tifosa bianconera, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1. "Solo cinque città potranno ospitare l'Europeo - aggiunge Christillin - È un accordo preso in sede Uefa dalle federazioni italiana e turca, anche se non c'è ancora una scelta definitiva sulle cinque città. Ci sarà una specie di contest: un modo per mettersi in gara per ristrutturare o fare del tutto nuovi degli stadi, che sono il problema principale dell'Italia. Italia e Turchia sono due candidature gradite all'Uefa, il problema italiano riguarda proprio gli stadi. Ci sarà una specie di messa in gara delle dieci città, che dovranno presentare i loro progetti entro al fine del 2026. Vedremo quali saranno le cinque finaliste". Poi Christillin, affronta il tema violazione dei diritti umani in Turchia: "In questo senso non penso ci saranno ulteriori ripercussioni. Non dimentichiamo che in Turchia c'è stata l'ultima edizione della finale di Champions League. I rapporti sono stati continui e cordiali anche dal punto di vista extrasportivo. E poi guardate cos'è successo in Uefa e Fifa con la decisione di far rigiocare le squadre juniores Under 17 di nazionalità russa: si cerca con lo sport di andare oltre lo sport, di costruire ponti e non delle barriere. Credo che questa doppia candidatura possa favorire dei buoni rapporti attraverso lo sport anche in altri campi ben più importanti". E sul nuovo format Champions League: "Se l'Italia riesce a conservare il secondo posto nel ranking Uefa - conclude Christillin - avremo cinque squadre qualificate nella prossima Champions League. Speriamo che col nuovo corso Spalletti si sia in condizione di avere anche la quinta squadra".

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