Scommesse: Sacchi, 'certi giovani si credono simili a Dio'

'Sono dispiaciuto, comunque non castighiamoli a vita'

13 ottobre 2023

"La vicenda scommesse? Sono dispiaciuto per i giocatori ma ci devono essere delle regole, altrimenti c'è il caos. Mi dispiace molto per loro ma è giusto che abbiano una punizione, se dovrà esser importante oppure no lo valuteranno le indagini". Lo dice a Rai Radio1, ospite di 'Un Giorno da Pecora', Arrigo Sacchi ex allenatore del Milan e ct della Nazionale vicecampione del mondo a Usa '94. Ma perché, secondo Sacchi, giocatori che guadagnano milioni di euro scommettono su siti illegali? "Perché un giovane può credere di esser vicino a Dio - risponde - e pensa di poter far tutto quello che gli passa per la testa". Chi l'ha stupita di più tra i calciatori coinvolti? "Tonali - dice l'ex ct - quello che conosco meglio e che anche in campo pensa di più. Ma anche Fagioli devo dire mi ha stupito molto". E' stato giusto mandare a casa Tonali e Zaniolo dal ritiro dell'Italia? "Se il regolamento è questo, certamente". I nomi coinvolti potrebbero avere, in futuro, ancora spazio in Nazionale? "Una volta scontato quello che dovranno scontare e se lo meriteranno sì - conclude -: errare è umano, non è giusto castigare a vita una persona".

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