Spalletti, io, come un rabdomante, in cerca di giovani

Luciano Spalletti, intervistato dalla Rai, si definisce un "rabdomante del calcio italiano" che vuole uscire dal pozzo in cui era precipitato. Parla dei giovani sotto osservazione per la nazionale e della qualificazione a Euro2024. Augura a tutti gli italiani di provare la sua stessa felicità.

1 gennaio 2024
Spalletti, io come rabdomante in cerca di giovani

Spalletti, io come rabdomante in cerca di giovani

Luciano Spalletti è stato definito come un "rabdomante del calcio italiano" che vuole uscire dal pozzo nel quale era precipitato. Lo stesso ct, intervistato dalla Rai per uno speciale "Un anno di sport" in onda questa sera dalle 23.15 su Rai 2, ha affermato: "Il mio ruolo ha connotati di rabdomante. Il mio dovere è guardare, osservare, scoprire tutto ciò che può fare esultare la gente". Spalletti ha poi parlato dei giovani sotto osservazione per la nazionale: "Sono venuti fuori Kayode, Ranieri, Koleosho, Casadei che avevamo nel mirino da un po'. Bove è oramai una certezza, mi è piaciuto nell'ultimo periodo l'atteggiamento di Lucca, e poi Prati, Calafiori che è una certezza a sinistra e al centro, ed è pronto per la nazionale". Spalletti ha poi risposto al paragone tra lo scudetto Napoli e la qualificazione a Euro2024: "Il primo è stato un memorabile viaggio collettivo su binari del sogno e della follia: sembrava impossibile anche nei sogni. La qualificazione europea è invece la voce che sale dal fondo del pozzo in cui eravamo caduti e che urla al mondo che ci siamo anche noi e siamo più vivi che mai. Ci permette di andare in Germania a difendere il titolo vinto nel 2021, ma c'è ancora tanto lavoro da fare". Per il nuovo anno, Spalletti si augura di "essere giusto". "Dover farmi carico di situazioni complicate mi rende felice, appartengo a quella generazione di persone per le quali far parte della nazionale fa battere forte il cuore. Ecco, il mio augurio è che questa felicità possa toccare tanti italiani".

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