Zaniolo, "Cresciuto in Turchia, sogno la Premier"

Nicolò Zaniolo racconta della sua esperienza in Turchia e in Premier League, parla degli allenatori che hanno segnato la sua carriera e del rapporto speciale con Monchi. L'ex romanista descrive la crescita umana e calcistica e l'importanza della storia dell'Aston Villa. Obiettivi futuri: la patente e altri traguardi calcistici.

28 settembre 2023
Calcio: Zaniolo 'in Turchia sono cresciuto, la Premier un sogno'

Calcio: Zaniolo 'in Turchia sono cresciuto, la Premier un sogno'

Cresciuto sia dal punto di vista umano che calcistico in Turchia, Nicolò Zaniolo afferma di aver coronato un sogno con il suo arrivo in Premier League. Non sembra rimpiangere la Serie A, anzi, in un'intervista a Sky, l'ex giocatore della Roma racconta della sua nuova esperienza all'Aston Villa, parlando dei vari allenatori che hanno segnato la sua carriera, da Di Francesco a Mourinho fino ad Emery, e del rapporto speciale con Monchi. "Al Galatasaray mi avevano detto che ero parte del progetto, che avrei giocato la Champions League. Ma poi Monchi mi ha chiamato e mi ha detto che ci sarebbe stata questa possibilità. L'ho presa al volo perché era un'opportunità troppo grande per me giocare in Premier League". La sua esperienza in Turchia, comunque, ha lasciato il segno: "È stata una sfida, una prova di forza. Sono andato in Turchia, in un'altra cultura, un altro continente, un'altra vita completamente. Sono cresciuto sia dal punto di vista umano che calcistico". In Inghilterra, la sua nuova vita: "Qui le strutture sono un po' più avanti rispetto a quelle italiane, il calcio è molto differente. In Italia c'è più tattica e attesa, qui il calcio è più propositivo. Per le mie caratteristiche credo sia meglio questo calcio rispetto a quello italiano. Appena arrivato ho capito subito l'importanza e la storia di un club come l'Aston Villa e mi sono messo al lavoro". Elogi al tecnico Emery: "Oltre a essere un ottimo allenatore, penso sia una grande persona, diretta, che sa quello che vuole e sono felice di lavorare con lui. Gli allenatori del passato? Tutti mi hanno lasciato qualcosa: ho lavorato con Di Francesco, Ranieri, Mancini, Spalletti, Mourinho e Emery. Sono tutti allenatori di alto livello, c'è chi vuole una cosa e chi un'altra. La cosa importante è metterle tutte insieme". La vittoria della Conference con la Roma, Zaniolo ammette che "la porterò sempre nel cuore", così come la maglia da titolare con l'Italia contro l'Ucraina a San Siro. "È stata una grande emozione perché abbiamo vinto la partita, quei punti erano fondamentali contro l'Ucraina. Un bellissimo ricordo ma non bisogna fermarsi qui, ci sono altri obiettivi davanti". E chiude con un obiettivo extra calcistico: "Come mi vedo tra 5 anni? Spero di avere la patente...".

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