Calcio In Promozione finale da brivido che poteva compromettere la bella prova dell’Azzurra. Pontremolese, che spettacolo!. Attenzione ai cali di concentrazione

La Pontremolese vince contro il Forte dei Marmi 2015, ma rischia nel finale. La difesa solida e l'attacco promettente fanno ben sperare per il campionato.

di Redazione Sport
17 settembre 2024
La formazione della Pontremolese che ha affrontato il Forte dei Marmi

La formazione della Pontremolese che ha affrontato il Forte dei Marmi

Bel colpo della Pontremolese nel primo impatto con il campionato che è sempre a rischio, ma guai tacere alcune verità emerse nel finale di partita vinta in casa del Forte dei Marmi 2015. E sì, perché l’Azzurra, bella nella prima frazione, bellissima nei secondi 45’, nei minuti di recupero ha rischiato d’essere raggiunta sul 2-2, non concretizzato al 96’ per il calcio di rigore sbagliato dal capitano dei versiliesi Lossi.

In un campionato che non esprime ancora certezze, la vera volata sarà alla fine e da maggio a qui ci saranno tanti ribaltamenti, tante fughe e tante riprese. Si corre sul filo dei nervi e dei centesimi di secondo, come in formula Uno. Le teorie del tecnico Verdi possono essere considerate poco rivoluzionarie dal punto di vista tattico, ma lo sono dal punto di vista psicologico. L’amata creatura di Pier Giorgio Aprili che alla fine aveva qualcosa da eccepire per quanto messo in visione nei minuti di recupero, c’è da dire che la Pontremolese non ha tradito le aspettative. Si sapeva che l’allenatore di Aulla l’avrebbe rimodellata e così è stato.

La difesa è di cemento armato, Filippi e Vannucci sono la cerniera lampo: vanno a stringere, a far sentire fisico e presenza, basterebbe chiederlo al cubano Rodriguez, a Tedeschi e a Sodini che sono stati pericolosi sino a quando non appare la coppia. E nella “tormenta“ fanno scattare il rosso per il cubano.

Il centrocampo non è ancora riattrezzato al meglio anche se Scaldarella gioca orizzontale scovando passaggi per Grasselli e Cucurnia che hanno forza fisica però soffrono nell’infilarsi nelle linee.

In prima linea la lampada Baudi che ha la luce nei suoi piedi ha trovato la complicità del giovane virgulto Gazzoli imprendibile su quella corsia e la profondità di Mancini inspiegabilmente sostituito. Ad ogni modo questa Pontremolese riedita, alla sua prima, per 92 minuti e passa ha evidenziato di possedere argomentazioni ideali per recitare una parte importante, non quella velleitaria e quanto vacua e marginale della scorsa stagione.

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