E’ sempre Bebe: bronzo. Amodeo e Boggioni, una vasca tutta d’oro. Il trionfo di Cornegliani

Vio Grandis rientra al ripescaggio e vince la finalina. Fabrizio domina in handbike .

di LORENZO LONGHI -
5 settembre 2024
Amodeo e Boggioni, una vasca tutta d’oro. Il trionfo di Cornegliani

Vio Grandis rientra al ripescaggio e vince la finalina. Fabrizio domina in handbike .

Era il giorno di Bebe Vio, alle Paralimpiadi di Parigi 2024, e Bebe Vio non si è fatta pregare, vincendo la medaglia di bronzo nel fioretto individuale categoria B. Non si tratta dell’oro nel quale tutti avrebbero sperato, ma per Vio – anzi: Vio Grandis, ieri per la prima volta in pedana con il doppio cognome sul giubbetto, quello del padre aggiunto quello della madre – questa medaglia significa essere andata sul podio per la terza edizione paralimpica di fila. Non è stato facile, però: l’icona azzurra aveva perso la semifinale con la cinese Xiao, per poi andarsi a giocare il bronzo con la sudcoreana Cho dopo avere battuto un’altra cinese, Kang, nel round di ripescaggio. L’obiettivo era appunto confermare l’oro di Tokyo, ma il bronzo contro Cho – un netto 15-2 – è stato salutato da Vio con grande gioia, anche perché con la medaglia di ieri è andata sul podio per la terza Paralimpiade di fila: "Sono comunque felicissima, non è l’oro ma è bellissimo, perché non c’è mai niente di regalato", le sue parole.

Di ori, anche ieri, per l’Italia ne sono arrivati diversi. Tre per la precisione: due nel nuoto e uno nel ciclismo. In vasca l’impresa l’hanno fatta Alberto Amodeo, eccellente primo posto nei 400 stile classe S8, e dopo di lui Monica Boggioni nella finale dei 50 rana SB3, dopo avere peraltro abbassato il record paralimpico della specialità nelle batterie di qualificazione, in una giornata per lei pressoché perfetta. Per la 26enne pavese si è trattato della terza medaglia a Parigi.

Il terzo oro di giornata è stato in realtà il primo, in ordine cronologico, vale a dire quello di Fabrizio Cornegliani, 47 anni, nella crono su strada H1, dominata con la sua handbike. A chiudere la giornata azzurra è stato Matteo Betti, argento nel fioretto maschile categoria B, per la scherma,in una giornata che ha portato all’Italia ben 11 medaglie (46 quelle totali), ma prima erano arrivate medaglie nella crono H2 della handbike dal portabandiera azzurro Luca Mazzone, capace di andarsi a prendere un altro argento, al quale si è aggiunto poi anche l’argento di Martino Pini nella crono H3, a completare il tris nel ciclismo.

Quattro le medaglie del nuoto, perché gli ori di Amodeo e Boggioni sono stati seguiti dai bronzi di Giulia Terzi nei 100 stile S7 (seconda medaglia per lei, diventata mamma meno sei mesi fa) e di Xenia Francesca Palazzo nei 400 stile S8. Due poi sono stati gli sport della spedizione azzurra che, ieri, sono andati a medaglia, vale a dire il tiro sportivo e il tennistavolo. Nel tiro a segno a portare l’Italia sul podio a Parigi è stato il pordenonese Davide Franceschetti nella pistola 50 metri SH1, mentre nel tennistavolo la prima medaglia tricolore – e non sarà l’unica – è andata al collo di Federico Falco, che nel corso della giornata, prima di arrendersi in semifinale (ma nel tennistavolo i semifinalisti sconfitti sono comunque bronzo) al cubano Fernandez, aveva battuto ai quarti il favorito Joo, numero 1 al mondo.

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