La casa di Sofia è supergigante. Goggia vola dove le altre frenano e ritorna la regina di St. Moritz: "E dire che non sono stata perfetta»

Successo numero 23 in Coppa del Mondo come Brignone: "La nostra sfida? Fa bene al movimento". Quinta Federica, settima la Bassino. Oggi la discesa libera, e in Val d’Isere tocca agli uomini jet.

di GABRIELE TASSI
9 dicembre 2023

"L’éra ura". Osa pure nel suo dialetto bergamasco la campionessa che spinge dove le altre frenano: Sofia Goggia torna l’emblema della velocità dopo una vittoria in Super G che mancava da due lunghi anni. St. Moritz il ritorno: pista croce e delizia dell’azzurra che sulle nevi svizzere l’anno scorso alternò una frattura alla mano, l’operazione e poi la vittoria in discesa libera. Ieri invece si è festeggiato sin dal principio: Sofia ha chiuso prima con il tempo di 1’16”63, rischiando, spingendo, come sa fare lei. Novantacinque i centesimi di vantaggio sull’austriaca Cornelia Huetter e 1”02 sulla svizzera Lara Gut-Behrami, collezionando il successo numero 23 in Coppa del Mondo. Già, 23 come Brignone, reduce dalla doppietta di Mont Tremblant: si riapre il testa a testa tra fuoriclasse, che tanto piace al movimento dello sci e che la Goggia definisce ’moina’.

La bergamasca però una volta in più ha dimostrato di aver l’istinto della vittoria nel sangue pure in Super G, grazie alla preparazione svolta ad hoc per il Gigante, con tanto di mountain bike nel periodo estivo. Una vittoria merito, secondo l’azzurra, "di un tracciato non troppo complesso – spiega –. Sono stata brava nei punti dove si poteva creare velocità, lì credi di aver fatto la differenza. Arrivata in fondo, in testa con 95 centesimi di vantaggio, mi sono un po’ stupita". Sì, perché Sofia non si aspettava di aver fatto così bene: scesa col pettorale 7 è rimesta seduta sul ’trono’ della prima fino alla fine: "Ho avuto sensazioni non buonissime, mi sono dovuta reinventare un po’ cercando di prendere bene le rampe".

Crescita evidente quindi al di là della discesa: "Il lavoro sul Gigante è servito, ma serve ancora un po’ di impegno per mettere in pista sempre più base tecnica". E ora si arriva alla velocità pura, "era ura", dice Goggia, ammettendo di provare una grande curiosità per la discesa libera di oggi (si parte alle 10,30, diretta su Rai Due ed Eurosport). "La concorrenza è agguerrita: faremo approfondite analisi con i tecnici", chiude la campionessa.

Amarezza per Federica Brignone, quinta a 1”21 da Goggia, dietro Mikaela Shiffrin (1’17”71). E’ la stessa valdostana a spiegare perché: "Sono molto arrabbiata, perché oggi (ieri, ndr) non avrei di certo vinto la gara, ma un posto sul podio avrei potuto prenderlo. Sull’ultimo salto sono uscita troppo a destra e ho dovuto mettermi ancora di spigolo e lì ho perso quei 7 decimi che mi hanno impedito di prendere il podio. Non ero al 100%, non è così che mi piace sciare, so di poter fare molto meglio e per questo non sono contenta". Tra le altre azzurre, settima Marta Bassino. Laura Pirovano ha chiuso 16ª, Roberta Melesi 29ª, 35ª Nadia Delago, 38ª Teresa Runggaldier, 44ª Nicol Delago, caduta con rottura dell’osso sacro per Curtoni.

E oggi è anche il giorno degli uomini jet. Azzurri impegnati in Val d’Isere in Francia con il Gigante. Prima manche alle 9,30 e seconda alle 13 con diretta su Rai Sport Hd ed Eurosport.

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